Ecobonus 2024
Che cos’è l’ecobonus? Ultime notizie.
Il governo intende offrire l’Ecobonus riconosciuta come una delle agevolazioni fiscali maggiormente utilizzate.
Primo obiettivo ecobonus 2024: In sintesi si tratta degli interventi di riqualificazione energetica. Incentiva difatti i lavori edili ed impiantistici che si pongono l’obiettivo di ridurre i consumi energetici delle nostre case.
In questo caso, si considerano i seguenti articoli:
- l’art. 1, commi da 344 a 347, legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- l’art. 14 del Decreto Legge n. 63/2013.
- l’art. 1, comma 48, legge 13 dicembre 2010, n. 220;
Secondo obiettivo ecobonus 2024: Inoltre, il superamento dei combustibili fossili a favore dell’energia solare e di altre fonti più ecologiche è il secondo obiettivo. Si fa riferimento all’articolo 16-bis, comma 1, lettera h del TUIR (Testo Unico Imposta sui Redditi)
Questo riguarda la realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Queste opere possono essere messe in atto anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia.
Tuttavia, quali sono i dettagli di queste detrazioni fiscali? Considerando di ristrutturare casa e spendere 10.000 € per sostituire l’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione. Oggi, il 65 % della spesa sostenuta entro il 31dicembre 2024 viene restituito come IRPEF dall’Agenzia delle Entrate. Pertanto, l’Agenzia non verserà 6.500 € sul conto (il 65% di 10.000 €), ma ti restituirà l’importo scalandolo dalle tasse future in più rate annuali.
Gli ecobonus offrono due diverse aliquote di rimborso in base agli interventi effettuati, 50% e 65%.
Quali sono i lavori detraibili al 65%.
- Progetti per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, che consistono in una pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione e sono costruiti in fabbrica e specificamente progettati dal fabbricante per funzionare insieme;
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto e installazione contemporanea di sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VIII.
- La sostituzione completa o parziale degli impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione;
- L’acquisto e l’installazione di micro-cogeneratori per sostituire impianti esistenti può essere coperto da detrazioni fino a 100.000 euro, a condizione che gli interventi generino un risparmio di energia primario di almeno il 20%.
- Interventi per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e mettere a punto il sistema di distribuzione contemporaneamente. In pratica, la riparazione del sistema di riscaldamento;
- Utilizzo di scaldacqua a pompa di calore per sostituire i tradizionali scaldacqua per produrre acqua calda sanitaria;
- Lavori di sostituzione integrale o parziale degli impianti di climatizzazione invernale utilizzando pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia, nonché la messa a punto del sistema di distribuzione in concomitanza.;
- Acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione delle unità abitative (building automation). Con la fornitura periodica di dati, questi dispositivi ti forniranno informazioni sulle condizioni di funzionamento correnti e ti consentiranno di accendere, spegnere e programmare l’impianto da remoto;
- Progetti per migliorare l’efficienza energetica;
- Installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda per usi domestici o industriali, nonché per soddisfare le esigenze di acqua calda in piscine, centri sportivi, strutture di ricovero e cura, istituzioni educative e università.
- Interventi su strutture opache verticali (muri e pavimenti) o orizzontali (coperture e pavimenti) in edifici o parti di edifici esistenti Per ottenere l’agevolazione, è necessario soddisfare i requisiti di trasmittanza termica U, che sono espressi in W/mqK, come specificato nell’allegato E del decreto attuativo del Mise Requisiti.
IMPORTANTE: Anche in questo caso, le detrazioni devono essere approvate da professionisti qualificati attraverso l’attestazione della prestazione energetica APE degli edifici. La Legge 10 è necessaria.
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Comunicazione ENEA e Visto di Conformità
Per ottenere l’Ecobonus, è necessario presentare la Comunicazione ENEA, che è essenziale per tutte le iniziative di riqualificazione energetica. La comunicazione dovrà essere inviata entro novanta giorni dal termine degli interventi e servirà an indicare che i lavori sono stati effettivamente completati. Il documento dovrà includere una copia dell’APE e una copia della scheda descrittiva degli interventi, se necessario.
I beneficiari che optano per la cessione del credito o sconto in fattura dovranno presentare il visto di conformità necessario dopo l’introduzione del Decreto Antifrode per assicurarsi che i dati trascritti e i documenti presentati siano accurati.
Quali sono i lavori detraibili al 50%.
I seguenti interventi sono ammissibili alla detrazione IRPEF del 50% (art. 14 D.L. n. 63/13):
- L’acquisto e la posa in opera di finestre che includono schermature solari e infissi (allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311), porte esterne e portoncini;
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, senza installazione contemporanea di sistemi di termoregolazione evoluti;
- La detrazione fiscale può essere applicata fino a 30.000 euro per l’acquisto e la costruzione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili come pellet e truciolato.
- In realtà, ci sono aliquote aggiuntive. Difatti, l’aliquota di detrazione è aumentata dal 70% all’85% se l’intervento include il cappotto termico e la coibentazione del tetto di un condominio.
Essenziale: In caso di nuove costruzione, le detrazioni non sono valide.
Inoltre, in caso di ricostruzione e demolizione, sia l’ampliamento che la demolizione, la detrazione spetta. La sola spesa sostenuta sulla parte ampliata è esclusa.
Sconto in fattura e cessione del credito.
Puoi chiedere all’azienda che farà i lavori una detrazione in fattura , uno sconto in fattura, per tutte le spese sostenute dal 2022 al 2024. In pratica, diventare creditore d’imposta per l’azienda equivale a pagare anticipatamente le tasse allo Stato. Quanto anticipato dall’azienda, lo Stato stornerà dalle imposte future. In sostanza, non paghi la parte di spesa che recuperi come agevolazione fiscale.
Sembrerebbe un percorso poco “conveniente” per le aziende. È come se agissero come banca e prestassero denaro allo Stato. tuttavia, il comma della svolta incluso nel Decreto Rilancio è questo:
L’azienda può quindi concedere credito ad altre entità come banche, istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Ma con la pubblicazione del decreto-legge 11/2023, non puoi cedere il credito se hai avviato i processi autorizzativi comunali (CILAS, CILA, SCIA o permesso di costruire) prima del 17 febbraio 2023 o se hai già iniziato i lavori prima di questi dati.
Visto di conformità e congruità
Per scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito, è necessario inviare una comunicazione all’agenzia delle entrate accompagnata da un visto di conformità e ottenere un’asseverazione della congruità delle spese.
Quali immobili possono usufruire dell’ecobonus ?
Per ottenere gli ecobonus standard, che si applicano a quelle aliquote superiori al 110%, è necessario che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari ed edifici esistenti di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli rurali e quelli strumentali (per attività professionali o d’impresa).
Pertanto, negozi, case, laboratori, uffici, capannoni industriali e magazzini funzionano bene. Prima che inizino i lavori, le aree ristrutturate devono essere riscaldate prima dell’inizio dei lavori.
Che dire dell’importo massimo detraibile?
La tipologia di intervento determina i massimali di spesa necessari per il risparmio energetico. La sostituzione degli impianti termici può comportare una detrazione fino a 30.000 €, gli interventi sull’ involucro e gli impianti solari comportano una agevolazione fino a 60.000 €. Si possono raggiungere anche i 100.000 euro nel caso di interventi più importanti. Se l’Ecobonus è del 50% o del 65%, le spese vengono rimborsate in un decennio. Il Superbonus è l’unica eccezione, che può essere recuperato in soli 5 o 4 anni, a seconda se la spesa viene sostenuta dal 2021 o dal 2022.
Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali l’importo di detrazione ha una percentuale che oscilla dal 70% al 75%.
Nel caso in cui gli interventi e le spese di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica interesseranno l’intero involucro dell’edificio, l’ecobonus potrà salire al 70% (nel caso in cui i lavori incidano sul 25% della superficie complessiva del condominio), 75% se la riqualificazione energetica sarà finalizzata al miglioramento e al risparmio sulla spesa energetica sia estiva che invernale.
NOTA IMPORTANTE: La detrazione riguardante l’intervento non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per gli stessi interventi da altre disposizioni di legge nazionali. Sono cumulabili i massimali, ma realizzati su lavorazioni diverse!
In pratica, l’installazione di infissi o di una caldaia, non può essere portata in detrazione sia al 50% che al 65%.
Quali gli adempimenti necessari
Per ottenere la detrazione IRPEF sugli interventi di risparmio energetico, oltre al bonifico parlante standard, è necessaria l’asseverazione di un tecnico qualificato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti, nonché la congruità delle spese con computo metrico. Inoltre, è necessario inviare la comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
La dichiarazione del fornitore o dell’installatore del rispetto dei requisiti di accesso all’incentivo può occasionalmente sostituire l’asseverazione del professionista.
Nel caso di interventi semplici, come la sostituzione degli infissi in un’unità immobiliare o la sostituzione del generatore di calore in un’unità immobiliare, l’asseverazione può essere omessa:
Sostituzione di una caldaia a condensazione di potenza inferiore a 100 kW: La dichiarazione del fornitore circa ns (efficienza energetica stagionale per il riscaldamento) superiore o uguale al 90% può sostituire l’asseverazione. Nel caso dell’ecobonus del 65%, la scheda prodotto del dispositivo di controllo della temperatura, che deve appartenere alla classe V, VI o VIII della Comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, è inoltre necessaria per dimostrare che soddisfa i requisiti. Questo è anche vero per i generatori di aria calda a condensazione;
Per le pompe di calore con una potenza termica utile inferiore a 100 kW, come dichiarate dal fornitore nelle condizioni di temperatura di cui all’allegato F, il fornitore può fornire una dichiarazione che rispetti i requisiti tecnici di cui al punto 5.1 del decreto sull’efficienza energetica.
Per i sistemi ibridi con una potenza termica utile della caldaia inferiore o uguale a 100 kW, l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore che soddisfa i requisiti tecnici di cui al punto 6.1 del decreto sull’efficienza energetica.
In caso di sostituzione di finestre e infissi in singole unità immobiliari, la suddetta asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione dei fornitori, assemblatori o installatori di tali elementi che attesta che i valori riportati sono inferiori o uguali a quelli effettivi.
Chi usufruisce delle detrazioni fiscali nel 2024?
Tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti nello Stato o non e i titolari di redditi d’impresa possono usufruire delle altre detrazioni Ecobonus al 65% o al 50%.
L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento degli immobili oggetto degli interventi e delle relative spese associate:
- Persone fisiche, inclusi i professionisti, gli artisti e i proprietari nudi;- persone che hanno un diritto reale di godimento, come usufrutto, uso, residenza o superficie;
- Contribuenti aziendali (persone fisiche, società di persone, società di capitali) La detrazione fiscale può essere applicata a beni materiali, immobili e strumentali (risoluzione 34/2020 del 25 giugno).
- Locatari o comodatari;
- Organizzazioni, sia private che pubbliche, che non svolgono attività commerciali
- Reti di professionisti;
- Istituti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- Sono anche autorizzati a beneficiare della detrazione, a condizione che le spese per la realizzazione degli interventi non siano sostenute su immobili strumentali all’attività d’impresa:
- Membri della famiglia che vivono con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, membro dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) – il convivente more uxorio che non è proprietario o titolare di un contratto di comodato (risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 64/2016)
La detrazione a chi spetta in caso di più proprietari ?
Come affermato in precedenza, questo soggetto deve essere titolare di un diritto reale.
Il possessore, il possessore o l’acquirente di una porzione di appartamento può beneficiare completamente dell’agevolazione, a condizione che sia il responsabile della spesa e l’intestatario delle fatture.
Se la spesa per i lavori è sostenuta da più soggetti, dovrebbero essere comunicati il nome, il cognome e il codice fiscale di ciascuna delle parti interessate alla detrazione fiscale.
Il codice fiscale del condominio e dell’amministratore o di altro condomino responsabile del pagamento sono necessari per gli interventi sulle parti comuni condominiali.
Inoltre, per ottenere le detrazioni, è necessario pagare secondo alcune regole:
Qual è la dicitura del bonifico parlante per le detrazioni ecobonus?
Per evitare contestazioni dall’Agenzia delle Entrate, la fattura deve essere descritta correttamente. Controllare attentamente l’indicazione precisa dell’Ecobonus nelle fatture dei fornitori che hanno eseguito i lavori. In particolare, gli elementi essenziali includono il tipo di opera (manutenzione straordinaria, ordinaria, risanamento, ristrutturazione), la descrizione dell’intervento, la localizzazione dell’immobile, indirizzo ed estremi catastali.
Non utilizzare denaro in contanti quando sei pronto a pagare le imprese che hanno effettuato i tuoi lavori: idraulico, muratore, elettricista, termotecnico, ingegnere ecc. Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico e deve essere indicato la descrizione specifica del lavoro svolto. Molte banche offrono bonifici precompilati. Ti puoi avvalere di questo servizio utilizzando home banking.
Quale IVA si applica per gli interventi volti al risparmio energetico?
Per promuovere ulteriormente la riqualificazione immobiliare, l’Agenzia delle Entrate ha ridotto l’Iva agevolata da pagare su beni e servizi.
In particolare, saranno coperti da IVA al 4%:
tutti i lavori mirati all’eliminazione delle barriere architettoniche, come la messa a norma di un ascensore, l’installazione di servoscala montascale, l’abbattimento di gradini per sostituirli con scivoli e l’installazione di rampe.
IVA 22%:
le parcelle dei professionisti che potrebbero essere coinvolti nel processo;
l’acquisto diretto dei beni finiti da parte del committente presso il negozio o il deposito di materiali edili quando questo è il caso.
IVA 10%:
servizi di manutenzione che includono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
beni, a condizione che la fornitura relativa sia inclusa nel contratto di appalto. Pertanto, l’aliquota agevolata del 10% dei beni sarà applicata solo se questi beni saranno inclusi nel contratto di appalto stipulato dal committente con l’impresa. In questo caso, l’azienda acquisterà i prodotti del fornitore (mattonelle, pavimenti, sanitari, ecc.) con l’IVA al 22% e poi applicherà l’IVA al 10% al committente, creando così “credito d’IVA” allo Stato;
Se acquisti direttamente, puoi ottenere l’IVA al 10% solo se i tuoi lavori sono legati al restauro, al risanamento conservativo o alla ristrutturazione delle costruzioni. Non durante le operazioni di manutenzione straordinaria.
Di contro, quando l’appaltatore fornisce beni di valore particolarmente significativo, il 10% del valore dei beni può essere applicato solo fino a quando il valore della prestazione, considerato al netto del valore dei beni stessi, è inferiore al valore della prestazione.
Possiamo vedere un esempio. Il costo totale dell’intervento è di 10.000 euro, di cui 4.000 euro per la prestazione lavorativa e 6.000 euro per beni significativi, come rubinetteria e sanitari.
La differenza tra il costo dei beni significativi e l’importo totale dell’intervento è coperta dall’IVA al 10%: 4.000 è uguale a 10.000 diviso da 6.000. L’IVA è applicata nella misura standard del 22% sul valore residuo degli stessi beni, che è inferiore a 2.000 euro.
Conclusioni
L’Ecobonus 2024 è un importante strumento per aumentare l’efficienza energetica in Italia, incentivando i proprietari di immobili an investire in prodotti più sostenibili. Riduce i consumi di energia e le emissioni di gas serra. Offre anche vantaggi economici a coloro che effettuano interventi di riqualificazione energetica. L’Ecobonus è uno strumento importante per incentivare la sostenibilità ambientale in Italia grazie alla sua vasta gamma di interventi ammessi e alle detrazioni fiscali che offre.
Richiedi preventivi gratuiti per i lavori con ecobonus 2024
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Rifacimento tetto
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Isolamento tetto
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Tetti in legno
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Ristrutturazione edile completa
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