Tetti Ventilati

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Tetti ventilati in legno

L’importanza della copertura ventilata tra i tetti residenziali

I tetti ventilati tra le diverse tipologie di tetti residenziali, sono una delle più importanti, si contraddistingue per l’intercapedine di ventilazione, la cui funzione è quella di migliorare le caratteristiche termo-igrometriche di cui gode l’ambiente sottostante. Questa tipologia si applica anche al tetto piano ventilato.

Grazie alla sua presenza è possibile evitare sia la condensa nel periodo invernale che un eccessivo caldo nei mesi estivi. Il tetto in legno ventilato è diventato ormai la regola per tutti i tetti e coperture.

Nello specifico possiamo parlare di quattro tipi di tetti e coperture

  1. Coperture isolate e ventilate: Con questo sistema di copertura siamo in grado di tenere sotto controllo sia l’umidità nel tetto e contemporaneamente l’isolamento alla trasmissione del calore e del freddo.
  2. Tetti ventilati ma non isolati: Molto valido questo sistema per tenere a freno l’eventuale formazione di condensa all’interno del tetto, questa stratigrafia ha come punto debole la dispersione e il mantenimento del calore d’inverno e del fresco in estate.
  3. Copertura non isolata e non ventilata: la tipologia meno valida e sempre meno usata, il motivo è che non elimina la condensa e non evita ponti termici (dispersione di calore)  tra interno ed esterno e viceversa.
  4. Tetto isolato e non ventilato: A motivo dell’isolamento applicato si riesce a controllare ed evitare la dispersione di calore, con questo sistema invece non siamo in grado di controllare l’umidità e la condensa all’interno della stratigrafia del tetto.

Ormai la tendenza generale punta ad avere dei tetti altamente efficienti e tra i quattro quello che soddisfa maggiormente questa richiesta è il tetto che troviamo al punto numero 1, della lista sopracitata copertura isolata e ventilata.

L’intercapedine di ventilazione e sua utilità anche nel tetto piano ventilato

In base a quanto definito dalla norma UNI 9460, tetti ventilati particolari costruttivi; un’intercapedine di ventilazione dovrebbe essere obbligatoria in fase di costruzione nei modelli realizzati a falde, nei tetti con struttura in  cemento armato o con la struttura in legno; questo proprio per garantire le caratteristiche termo-igrometriche. Anche nel tetto piano la ventilazione dovrebbe essere progettata.

L’isolamento termico ottenuto in una copertura ventilata si traduce in risparmio energetico. Anche il colmo del tetto ventilato deve essere installato in modo adeguato, in quanto se la tipologia del nostro tetto in legno è quella ventilata ma il colmo non ha la possibilità di far uscire l’aria il nostro tetto ventilato non ha nessun valore.

Tetti ventilati particolari costruttivi

Per quanto riguarda la realizzazione del tetto in legno ventilato, l’operazione non risulta eccessivamente complessa; questa tipologia di tetti residenziali non richiede, infatti, il rifacimento dell’intera struttura, rende necessari solo interventi  su una piccola parte.
In pratica, la struttura è ottenibile semplicemente sovrapponendo strati composti da materiali diversi, installati secondo la stratigrafia progettata.

La composizione della struttura portante nei tetti ventilati

ventilazione tetto

Gli strati da impiegare per i tetti residenziali realizzati con tetto in legno ventilato, sono costituiti da una:

  • struttura portante;
  • barriera vapore;
  • pannello termoisolante;
  • guaina di tenuta all’aria e all’acqua;
  • listello che abbia lo spessore dell’intercapedine della ventilazione desiderata;
  • listello porta tegola;
  • manto di copertura.

Proprio tra quest’ultimo e la guaina deve essere posta l’intercapedine di ventilazione.

Le tecniche più impiegate nei tetti ventilati

In tema di tecniche di realizzazione, per questa tipologia di tetti residenziali vengono utilizzate tecniche piuttosto tradizionali.  Si sceglie un manto di copertura che prevede elementi quali tegole, coppi oppure embrici, da agganciare ad un’orditura forata, assicurando una perfetta ventilazione sottotegola.

L’intercapedine di aria svolge un ruolo fondamentale nel migliorare le condizioni interne.

Ventilazione tetto nel periodo estivo

Scegliendo tra i diversi tetti residenziali i tetti ventilati, nel periodo estivo possiamo evitare la formazione di una cappa di calore sotto al manto di copertura; questo potrà avvenire grazie ai moti convettivi.

Le radiazioni solari porteranno allo sviluppo delle correnti ascensionali, che sono in grado di portare l’aria calda a fuoriuscire dal colmo; l’aria fresca, invece, potrà entrare dalle aperture poste sulla gronda.

Come conseguenza si avrà una riduzione del calore nell’ambiente sottostante, ed è in questi momenti che la ventilazione tetto dimostra la sua piena efficienza.

L’efficienza dei tetti ventilati nei mesi invernali

copertura ventilata

Allo stesso modo il miglioramento garantito agli ambienti interni dalla ventilazione tetto è evidente anche in inverno.

In questo caso viene impedito il ristagno dell’umidità, che può dar luogo a condensa, a sua volta in grado di causare dei danni allo strato isolante e alle stesse strutture portanti.

Inoltre, si avrà anche una migliore distribuzione dell’aria all’interno degli ambienti.

L’importanza dello spessore dell’intercapedine

Passando a considerare lo spessore dell’intercapedine, deve essere sottolineato come questo viene influenzato dalle caratteristiche tecniche degli stessi tetti ventilati.

Ad esempio, determinanti risultano il tipo di copertura, la pendenza (e la lunghezza) della falda e le condizioni atmosferiche.

È importante che in questa tipologia di tetti residenziali non siano presenti elementi che possano limitare il flusso ascensionale di aria calda (come la listellatura trasversale).

Si considera buona una camera di ventilazione tra gli 8/12 cm di spessore permettendo all’aria per mezzo dei moti conduttivi di fuoriuscire dal colmo, ad una velocità compresa tra i 06/09 metri al secondo.

Il posizionamento ideale delle prese d’aria nei tetti ventilati

Per quanto riguarda le prese d’aria nei tetti residenziali è importante che queste vengano posizionate nei settori in cui il flusso risulti orientato dall’interno verso la parte esterna, e dal basso verso l’alto nel tetto in legno ventilato.

In questo modo verranno evitate pericolose infiltrazioni d’acqua che, soprattutto nel lungo periodo, potrebbero causare importanti danni alla struttura.

I vantaggi menzionati spiegano perchè sempre più persone, nel rifare il tetto di casa propria chiedano l’installazione di una copertura ventilata.

Il sistema tetto ventilato Isotec

Il tetto ventilato Isotec è un tipologia d’isolamento del tetto per coperture a falde.  Il sistema è stato progettato per la realizzazione di interventi e bonifica, particolarmente per il recupero di coperture di vecchi immobili e per il rifacimento di nuove coperture.
Si tratta di un sistema molto semplice. E’ realizzato con la posa di pannelli componibili, leggeri. Questo semplice sistema prevede la posa di pannelli strutturali componibili, leggeri, a battente e incastri contrapposti.
La loro semplice manovrabilità, leggerezza  e lavorabilità, velocizzano la corretta posa che, pannello dopo pannello posizionati in sequenza, dal canale al colmo formano velocemente una base di appoggio per il manto di copertura.
Per la posa in opera del tetto ventilato Isotec si richiede la semplice osservanza di alcune elementari regole di posa. Da non trascurare il necessario uso degli accessori di finitura per la posa in opera.

Accessori di finitura

  • Schiuma poliuretanica;
  • Guaina in alluminio butilico;
  • Sigillante siliconico;
  • Correntino sagomato;
  • Correntino sagomato XL
  • Staffe bloccaggio tegola;
  • Staffa per sottocolmo;
  • Sottocolmo in zinco e piombo;
  • Sottocolmo in alluminio;
  • Listelli areati di gronda Isotec, in metallo con pettine di varie misure.
Installato in modo corretto e secondo le istruzioni del produttore, realizzare un tetto ventilato non è più un problema, diventa invece un ottimo sistema il tetto ventilato Isotec che conferisce isolamento ad altissime prestazioni e un ottimo risparmio energetico a tutta la casa.

Caratteristiche pannello tetto ventilato Isotec

L’isolamento della copertura a falde realizzato utilizzando un sistema di isolamento sottotegola costituito da:

pannello monolitico strutturale, portante, realizzato con schiuma di poliuretano rigida a celle chiuse di densità 38 kg/m3, euroclasse F – EN 13501-1. con conduttività termica dichiarata λD pari a 0,022 W/mK secondo la norma UNI EN 13165 e resistenza termica dichiarata RD non inferiore a

  • 2,73 m2 K/W per pannelli di spessore 60 mm,
  • 3,64 m2 K/W per pannelli di spessore 80 mm,
  • 4,55 m2 K/W per pannelli di spessore 100 mm,
  • 5,45 m2 K/W per pannelli di spessore 120 mm
  • 7,27 m2 K/W per pannelli di spessore 160 mm.

Il pannello è battentato longitudinale di sovrapposizione sul lato lungo e incastro sul lato corto. Il rivestimento del pannello è realizzato con lamina in alluminio da entrambi i lati. Il pannello è munito di marcatura CE comprovata da certificati rilasciati da enti accreditati.

Il supporto portategola in acciaio rivestito con lega alluminio-zinco-silicio ha un’altezza di 30 mm. e munito di fori che permettono il deflusso dell’acqua e la ventilazione di aria dalla gronda al colmo.

Il correntino portategola è munito di fori, per l’applicazione di alcuni accessori come per esempio il pettine parapassero e il fermategola per il fissaggio meccanico delle tegole.

Larghezza: conforme al passo degli elementi di copertura. Lunghezza: 3900 mm. Spessori: 60 mm, 80 mm, 100 mm e 120 mm.

Per una copertura ventilata compreso un tetto piano ventilato chiama General Cover al 031.734043 siamo operativi in Lombardia.  Milano, Monza Brianza, Como, Lecco, Sondrio, Pavia, Lodi, Mantova, Cremona, Piacenza, Novara, Vercelli, Biella, Torino, Asti, Alessandria,Verbano-Cusio-Ossola, Varese, Bergamo, Brescia, Verona, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Parma.