Tetto antisismico

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tetto antisismico general cover

Una copertura che resiste alle scosse di terremoto

Nel momento in cui le onde sismiche attraversano il terreno, sappiamo che molti edifici sono a rischio – massimamente quelli non costruiti con i criteri antisismici.

Per garantirsi la sicurezza, è fondamentale agire con un adeguamento alle norme strutturali contro le scosse di terremoto, dato che il tracollo di edifici, strade e ponti rappresenta il pericolo maggiore per gli esseri umani e gli animali domestici. In particolare il tetto può crollare sul fabbricato mentre si sbriciola il cemento della struttura portante!
Vediamo quali sono le regole da seguire per costruire una casa e, soprattutto, un tetto antisismico.

La corretta struttura del tetto antisismico

Sebbene i terremoti siano incontrollabili, i danni alle persone e agli immobili sono prevedibili e prevenibili. Tramite l’ingegneria e la tecnologia delle costruzioni in chiave antisismica, si possono creare edifici e tetti a prova di terremoto, anche se nei limiti del possibile, ed evitare i crolli più ampi. Perché quando un tetto crolla durante un terremoto, è più probabile che cedano anche le pareti, compromettendo l’integrità dell’intero fabbricato.

La resistenza del tetto alle scosse di terremoto è l’elemento fondamentale da prendere in considerazione durante la costruzione: l’Italia è un paese a rischio in molte zone.

Un tetto antisismico è meno incline a cadere quando viene sottoposto a forze sismiche, ma deve essere costruito secondo determinati criteri.

Materiale leggero per la copertura

Una copertura pesante è maggiormente soggetta a crollare durante il sisma, rispetto ad una costruita con materiali leggeri e resistenti alle scosse. Nella progettazione di un tetto antisismico è possibile scegliere tra diverse soluzioni, evitando scandole e tegole in ardesia, argilla e pietra – i materiali più pesanti.

  • Pannelli o tegole metalliche. La resistenza ai terremoti aumenta nei tetti in metallo, soprattutto quelli in alluminio. Il tetto metallico medio è più leggero rispetto al tetto medio con rivestimenti in fibrocemento.
  • Tegole in fibra di vetro. Ecco un materiale per tetti estremamente conveniente e poco pesante. Le tegole d’asfalto in fibra di vetro possono essere un’alternativa alle classiche tegole in cotto.
  • Scandole di legno. Il legno è un materiale relativamente leggero, che rende le scandole utili contro il rischio sismico. Donano anche un aspetto estetico veramente suggestivo.

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La struttura del tetto antisismico

Quando si progetta un tetto con l’obiettivo della massima resistenza ai terremoti, la struttura dovrà avere una pendenza relativamente bassa.  Se viene compresa tra i 3 e i 15 gradi, si può ottenere una resistenza sismica ottimale.

Sempre relativamente all’edificazione, tra ogni trave del tetto si devono inserire dei blocchi per costruzioni antisismiche, nel punto in cui la trave incontra una parete esterna della casa.
Questi blocchi sono dotati di una resistenza superiore, in grado di contrastare i movimenti terrestri durante il terremoto. Possono essere creati in laterizio, in cemento o perlite espansa.
La loro funzione è quella di  trasferire i carichi laterali del sisma alle pareti, evitando che la struttura del tetto cada sotto la pressione di queste forze. Per potenziare questa protezione tramite lo “scarico” delle scosse, si possono anche collegare i travetti alle pareti esterne della casa.

Un altro stratagemma del tetto antisismico è l’aggiunta dei cosiddetti rinforzi sismici delle murature (connettori metallici) nell’intelaiatura. I connettori metallici possono essere posizionati direttamente sulle travi, tramite tasselli con viti in acciaio. In presenza di rischio con elevate sollecitazioni, nelle nuove costruzioni si possono usare connettori a piastra per l’acciaio, rinforzati con barre in acciaio trasversali.

Grazie ai sistemi di consolidamento antisismico, il tetto e l’edificio potranno mantenere la loro integrità durante il terremoto, impedendo o ritardando il meccanismo di rocking (fenomeno di ribaltamento che porta a collasso la struttura).

Altri interventi avvengono tramite la cerchiatura perimetrale antisismica del solaio. Anche in questo caso, il sistema ridistribuisce le forze sismiche dal solaio alle pareti. Riduce il rischio di collasso del tetto, causato dal ribaltamento dei muri e dallo sfilamento dei solai. L’efficace collegamento solaio-pareti permette di ottenere il “comportamento scatolare” (resistenza delle pareti alla spinta sismica, collegate tra loro in verticale).

Materiali antisismici per gli edifici

Nelle costruzioni antisismiche la materia prima dovrà avere sempre un’importante qualità: l’elevata duttilità – elasticità. Ovvero la capacità del materiale di spostarsi e cambiare forma, senza rompersi o perdere forza – proprio come un elastico.
Tradizionalmente, i materiali antisismici migliori e più comuni sono l’acciaio e il legno, ma altre soluzioni sono venute alla ribalta con la ricerca dell’ingegneria antisismica.
La muratura e il calcestruzzo possiedono una bassa duttilità più bassa e necessitano di rinforzi, nella prevenzione dei danni da terremoto. Nuovi materiali stanno rendendo sempre più facile ottenere un effetto “elastico” e ne abbiamo parlato a proposito delle case antisismiche.

Le materie prime per le costruzioni antisismiche più note sono le leghe a memoria di forma (SMA o Shape Memory Alloys), che riescono a tornare nella posizione originaria grazie alle doti di comportamento superelastico (Superelasticy, SE).

Le SMA sono costituite da metalli altamente flessibili, che creano un effetto di smorzamento grazie alla loro capacità di dissipare il calore.

A livello di materiali, si possono usare anche delle soluzioni più standard per un corretto adeguamento sismico.
Come le malte strutturali a calce, che dovranno aumentare la resistenza meccanica della muratura; oppure le malte minerali fluide per iniezioni consolidanti. Consentono di realizzare connessioni certificate di rinforzo strutturale di murature in mattone, pietra, etc.

Rivestimenti in legno per il tetto

Niente è superfluo quando il tetto è soggetto a forze sismiche. Per questo, si può aggiungere un rivestimento adeguato.
Si possono usare:

  • pannelli di particelle – prodotti a forma di lastra, sono fabbricati con trucioli di legno assemblati con dei leganti (colle), tramite pressatura (azione del calore); i pannelli presentano una struttura a più strati, ma sono meno performanti dei pannelli in compensato e OSB;
  • pannelli di compensato – i fogli di legno di spessore ridotto vengono sovrapposti e incollati, incrociando la direzione delle venature; in questo modo si compensano i comportamenti delle fibre nelle varie direzioni rendendo stabili i pannelli; ottimi nell’applicazione per tetti in costruzioni tradizionali e con struttura in legno.
  • pannelli OSB (oriented strand board) – questo materiale a base legno è formato da diversi strati, composti da trucioli di legno lunghi e stretti (strand), legati da colle; crea un pannello decisamente resistente;
  • per rendere il tetto ancora più resistente ai terremoti, le tavole dovranno essere posizionate in modo perpendicolare alle travi: la disposizione orizzontale aumenta la resistenza del tetto.

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L’adeguamento sismico delle coperture e il Sisma Bonus

Le tecniche di progettazione del tetto sismo-resistente, in definitiva, devono trasferire e distribuire le vibrazioni del sisma per ridurne l’impatto.

I tetti costruiti come “diaframmi” distribuiscono le vibrazioni sulle strutture verticali più robuste, mentre il telaio ben costruito aiuta i punti di connessione a rimanere sicuri, consentendo a colonne e travi di muoversi senza creare danni.

Quelli non costruiti bene? Molte delle tecniche e dei materiali menzionati possono essere applicati alle strutture esistenti per proteggerle dalle minacce sismiche.

Diversi interventi di adeguamento antisismico negli edifici, includono il rafforzamento delle connessioni tra gli elementi dell’edificio, l’aggiunta di telai in acciaio e di materiali di rinforzo per il tetto e il solaio.

Non sempre tutti gli edifici sono facili da adeguare, ed è necessaria una specifica progettazione antisismica che consente di prevedere le prestazioni di una struttura durante l’attività del terremoto.

In ogni caso, sono presenti agevolazioni fiscali per coloro che iniziano dei lavori di adeguamento, grazie al Sisma Bonus.

Le norme edilizie nelle zone a rischio, richiedono che un edificio sia progettato con criteri antisismici. Per tutti coloro che effettuano gli interventi, adottando rinforzi anti-terremoto, è prevista una detrazione fiscale che va dal 50% fino al 70 o 80%, seguendo il rischio sismico dell’immobile (di 1 o 2 classi). Arriva all’80% oppure 85% in caso di lavori sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Impresa edile per il tetto antisismico

Se hai bisogno di un nuovo tetto o di ristrutturare il precedente in versione sismo-resistente, contatta i professionisti General Cover per il rifacimento o il rinforzo.

Siamo esperti nelle costruzioni antisismiche e dal punto di vista fiscale – per il disbrigo pratiche relative al Bonus Sisma.

Possiamo effettuare dei lavori di costruzione tetto antisismico in tutte le provincie della Lombardia, nei territori di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Monza Brianza, Lecco, Lodi, Pavia, Mantova, Cremona, Varese, Sondrio. Fuori dalla regione lombarda, forniamo servizi di costruzioni antisismiche a Novara e Verbano-Cusio-Ossola, e nella provincia di Piacenza.

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