Confinamento Amianto
Confinamento amianto, quando è obbligatorio e perché blocca le fibre killer
Sappiamo ormai da molti anni che l’asbesto (amianto) rappresenta un rischio per la nostra salute. Per questo, nel tempo sono state adottate diverse misure per evitare che possa danneggiare l’organismo delle persone che entrano a contatto con le sue fibre. Tra queste, in confinamento amianto rappresenta una soluzione che in alcuni casi può essere applicata per manufatti o strutture per favorire l’isolamento dei cristalli fibrosi. Vediamo a cosa serve e perché è un’alternativa alla rimozione completa.
Le fibre killer, quali sono i rischi dell’asbesto
Partiamo dal fatto che il confinamento è utile quando ci sono delle situazioni pericolose.
Se l’asbesto (o amianto) non viene confinato o rimosso dagli ambienti, esistono dei rischi per la salute. Questi sono dovuti principalmente all’inalazione prolungata delle fibre del minerale (fibroso, appunto), che si distaccano da manufatti e materiali contenenti amianto (MCA) e si disperdono nell’aria. Bisogna calcolare che ogni fibra visibile è composta da milioni di microscopiche “fibrille” che possono essere rilasciate tramite abrasione ed erosione.
Che sia minerale fibroso puro oppure sotto forma di cemento amianto (fibrocemento Eternit – cemento mescolato a fibre di amianto), questo materiale diventa così una fonte di problemi per la salute. Respirare le cosiddette fibre killer, può portare a conseguenze gravi per il sistema respiratorio e l’organismo (cancro ai polmoni, mesotelioma e asbestosi).
Quanto bisogna essere esposti all’amianto per avere danni? L’esposizione alle fibre e la loro inalazione deve essere prolungata, e anche la dose fa la differenza. Più tempo si viene a contatto e si respirano le fibre di asbesto maggiore è la probabilità di ammalarsi (sul lavoro il limite massimo è l’esposizione a 0,1 fibre / cm³ di aria in 8 ore).
La parola confinamento rimanda all’azione di isolare i manufatti e i materiali potenzialmente dannosi. In particolare per evitare la pericolosità dell’Eternit largamente usato nell’edilizia fino agli anni Novanta – come nei vecchi tetti in amianto.
Confinamento amianto normativa di riferimento
Già dalle prime attività legislative sull’asbesto, c’era una distinzione tra i casi di esposizione sporadica (debole intensità) e quelli più frequenti con alti rischi – per la salute e l’inquinamento ambientale. Nel Decreto Ministeriale 06/09/1994 e in quello 20/08/1999, sono definiti i casi in cui il confinamento amianto è necessario.
Bisogna isolare i manufatti e materiali in asbesto quando sono ancora in condizioni facilmente deteriorabili e l’area è contaminata, a rischio di dispersione delle fibre.
Come isolare l’amianto, quindi? Il confinamento è un intervento che consiste nell’installazione di una barriera a tenuta stagna, resistente agli urti, in grado di separare l’amianto dalle altre aree dell’edificio.
- Questo metodo si può applicare chiaramente a parti dell’edificio circoscritte (es. un cassone, una colonna, etc.).
- È una soluzione che isola la zona a rischio ma, comunque, il rilascio delle fibre di asbesto è possibile dentro l’area di confinamento. Per questo, è indicato solo quando non sia necessario accedere frequentemente a questi spazi.
- Per tali motivi, secondo la normativa il confinamento amianto deve essere accompagnato da un programma di controllo e manutenzione: la barriera dovrà rimanere in ottime condizioni, evitando deterioramenti.
Confinamento dinamico amianto, come funziona
Finora abbiamo parlato del confinamento statico con barriere, ma esiste anche il confinamento dinamico durante la bonifica. In questo caso, nel cantiere di bonifica amianto si impiega un sistema di estrazione dell’aria – messo in funzione prima di ogni attività di manomissione dei materiali.
Gli aspiratori o estrattori d’aria agiscono all’interno della zona contaminata, già separata, mettendola in depressione. Creano una pressione tale, che si verifica un flusso d’aria dall’esterno verso l’interno del cantiere, per evitare ogni fuoriuscita delle fibre d’amianto (tramite i percorsi d’accesso o le barriere). L’aria aspirata sarà poi espulsa fuori dalla zona di lavoro e fuori dall’edificio.
Questo sistema, contemporaneamente, rinnova l’aria e riduce la concentrazione delle fibre di asbesto disperse nel cantiere. È un sistema di bonifica amianto complesso, con una costante misurazione della pressione e almeno 4 ricambi d’aria per ogni ora e l’uso di almeno due estrattori (per garantire l’estrazione dell’aria in caso di guasti). Fin quando l’area non sia completamente decontaminata, questa procedura di confinamento dinamico amianto dovrà essere eseguita programmando ogni fase o inconveniente (cambio filtri, depressione eccessiva, malfunzionamenti, etc.).
Perché scegliere questo metodo
Il confinamento, statico o dinamico, rappresenta un’operazione di bonifica amianto diversa dalla completa rimozione e anche dall’altra azione di incapsulamento. Presenta, infatti, un costo contenuto rispetto alle altre due possibilità.
Quindi, per rispondere ai dubbi su quando è obbligatorio il confinamento amianto, diciamo che basta la presenza di questo minerale per avviare una delle tre soluzioni. La differenza si basa sul fatto che il materiale sia deteriorato (facilmente danneggiabile, friabile) o meno, e se l’aria dove si trova è ad accesso frequente. Se i manufatti o le strutture che contengono amianto sono isolabili in sicurezza e facilmente, allora si può pensare ad un confinamento.
Spesso, nello scegliere come confinare l’amianto si isolano gli MCA (in matrice compatta o friabile) per metterli in sicurezza, prima di altri interventi come l’incapsulamento o la rimozione. Si evita, quindi, la dispersione delle fibre nell’aria e si prende tempo per un intervento di bonifica amianto più radicale.
Bonifica amianto, ecco come scegliere se confinare, incapsulare o rimuovere
Per decidere quale tipo di intervento eseguire, le normative nel tempo hanno dato delle indicazioni valide. Prima di tutto, è fondamentale non agire mai in autonomia, ma delegare sempre le attività a professionisti autorizzati alla bonifica amianto, che agiscono in modo qualificato e protetto.
Sapranno riconoscere la presenza di amianto, valutare quale operazione intraprendere, calcolando le suddette indicazioni.
Ad esempio, non sempre la rimozione Eternit rappresenta una soluzione valida, dato che potrebbe elevare la concentrazione delle fibre disperse nell’aria tramite la manipolazione dei manufatti.
Al contrario, quando il materiale è già danneggiato o facilmente danneggiabile, come abbiamo accennato è il caso di procedere con il confinamento amianto.
La scelta di incapsulare, va inoltre incontro ad un’analisi adeguata sul peso che il materiale deve sostenere, e sul fatto che potrebbe essere troppo friabile per essere racchiuso senza danneggiarsi ulteriormente.
Un sopralluogo esperto può analizzare gli MCA presenti, le loro condizioni e le azioni da intraprendere per la bonifica amianto.
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Come azienda esperta nella bonifica asbesto, predisponiamo diversi interventi e servizi personalizzati, in base alle normative e alle singole esigenze.
- Sopralluogo con valutazione degli MCA (coperture, manufatti, etc.).
- Bonifica tramite confinamento amianto o incapsulamento.
- Rimozione e smaltimento amianto presso i siti autorizzati.
- Creazione nuove coperture – posa a regola d’arte di strutture, materiali e finiture.
La nostra impresa, in particolare, è specializzata nella rimozione amianto da tetti e coperture.
Ti seguiamo anche nelle pratiche per ottenere le detrazione fiscale possibili sulla bonifica e confinamento amianto. In alcuni casi, sono presenti agevolazioni tramite: Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Bandi ISI dell’INAIL, Decreti FER.
Quanto costa il confinamento dell’amianto?
Il lavoro di isolamento dipende chiaramente dalle superfici (mq) e dalla tipologia dei manufatti che dovranno essere confinati. Le spese comprendono inoltre la redazione di tutta la documentazione necessaria, ma in ogni caso i costi totali sono minori rispetto ad altri interventi di rimozione, smaltimento o incapsulamento.
Per poter fare un’analisi chiara della situazione, richiedi un sopralluogo: siamo attivi per interventi di bonifica amianto in molte le provincie della Lombardia: Milano, Lecco, Como, Varese, Monza Brianza.
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