Controsoffitto in cartongesso

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Controsoffitto in cartongesso

Controsoffitto in cartongesso, perché conviene farlo

Da molti anni questo materiale viene utilizzato per i suoi vantaggi, sia per le pareti che per i soffitti. Come mai? Scopriamo la sua storia e quali sono i punti di forza del cartongesso, sempre più apprezzato nell’ambito delle ristrutturazioni degli interni per il facile montaggio e i prezzi bassi.

Partiamo dal capire meglio com’è fatta la materia prima, e perché funziona così bene per la capacità di sospensione sul soffitto!

Cos’è il cartongesso: cartone o gesso?

Questo termine, ormai in uso da decenni, indica le lastre di gesso rivestito. È considerato un materiale da costruzione nella cosiddetta edilizia leggera.

Solitamente è un materiale di poco spessore, anche se questo può variare in base all’impiego che si vuole fare del cartongesso. Sul mercato, infatti, esistono numerose tipologie di questo materiale con spessori e caratteristiche differenti.

Questo accade anche per la sua “antichità”. Noi consideriamo un materiale moderno ma, in realtà, la grande facilità di reperire il minerale gesso (solfato di calcio) ha favorito la sua applicazione già millenni fa al tempo degli Egizi e dei Babilonesi!

 

In epoca attuale, il gesso è stato utilizzato come intonaco o legante per le costruzioni, partendo dall’invenzione che ha cambiato la storia alla fine dell’Ottocento.

Negli Stati Uniti la produzione industriale del gesso in lastre di basso spessore era abbinata a speciali strati di cartone, che ne costituivano l’armatura interna. Nacquero così dei moduli di cartone e gesso, quindi, perfetti per la loro flessibilità di lavorazione per pareti, soffitti e contropareti, mobili e complementi di arredo.

Questa tecnica si perfezionò negli anni, fino alle nuove lastre di gesso messe a punto con elementi diversi e trattamenti particolari. Fin quando il cartongesso si diffuse in tutto il mondo, e in Italia particolarmente dagli anni Ottanta in poi.

Attenzione a non confondere il cartongesso con il più recente fibrogesso. Quest’ultimo è formato da un impasto di gesso mischiato a fibre di cellulosa (riciclata), a cui si unisce l’acqua. L’impasto sarà poi pressato per comporre delle lastre.

Tipologie di cartongesso

Oggi spesso questi pannelli si confezionano con protezioni extra, per aggiungere caratteristiche tecniche differenti. Ecco alcune varianti, che inglobano additivi, fibre di vetro, legno e altri materiali.

  • Pannello standard: composto da 3 strati; un “cuore” interno in gesso, rivestito in un’armatura di materiale cellulosico solido – i due strati esterni in cartone.
  • Cartongesso a densità controllata: aumenta la resistenza meccanica e la durezza del nucleo, utili per sostenere carichi di peso maggiori.
  • Cartongesso con durezza superficiale maggiore: la parte esterna è ricoperta di fibre di legno, per migliorare la resistenza all’usura, ai colpi e agli urti.
  • Cartongesso idrorepellente: pannelli per resistere all’acqua e all’umidità, rivestiti da un’armatura in fibra di vetro oppure additivi che isolano il nucleo di gesso.
  • Cartongesso per esterni: le lastre sono rinforzate con gesso additivato, oltre al rivestimento in fibra di vetro esterno, che le rende resistenti a deformazioni, umidità e muffe.
  • Cartongesso isolante: crea una barriera termo-acustica e riduce le onde sonore; i pannelli con strato di colla fonoassorbente o isolanti come il sughero, favoriscono spazi silenziosi.
  • Cartongesso antincendio: lastre di superiore spessore, trattate con gesso additivato e con fibre di vetro e vermiculite, che garantiscono un’elevata resistenza al fuoco.
  • Cartongesso anti-umidità: lastre con barriera al vapore, rivestite sulla superficie non a
  • vista con una lamina d’alluminio, per contrastare la diffusione del vapore acqueo.
  • Cartongesso flessibile: lastre di piccolo spessore, usate per le superfici curve o irregolari; sono formate sempre dal nucleo in gesso rivestito da materiale cellulosico.

Quali tipi di cartongesso sono utili per realizzare i controsoffitti interni?

  • Le lastre dotate di densità controllata e resistenza sostengono i controsoffitti soggetti a pesi e sforzi continuativi.
  • Le lastre fonoassorbenti sono apprezzate per l’isolamento acustico che creano con gli ambienti sovrastanti.
  • Il cartongesso idrorepellente è, chiaramente, adatto per i bagni e gli ambienti umidi, in grado di resistere al vapore (cucina, cantina, etc.).

 

Facile da applicare in tempi rapidi, il cartongesso è ritenuto affidabile da molti costruttori e architetti, oltre che utile per le sue doti di isolamento termico e acustico. Dei suoi vantaggi parleremo in seguito, ora vediamo come viene applicato nella realizzazione dei soffitti.

Controsoffitto in cartongesso

Controsoffitto in cartongesso

La struttura in cartongesso per soffitti e controsoffitti

Tra i diversi lavori in cartongesso per gli interni che si possono effettuare in casa, uno dei più richiesti è questo. In molti casi si abbina il materiale ad altri isolanti, realizzando elementi di contro-soffitto: la struttura andrà a creare uno spazio in più, abbassando il soffitto.

Grazie al controsoffitto in cartongesso si può ricavare un ambiente chiuso tra le lastre e il soffitto in alto, da utilizzare come ripostiglio o disimpegno.

Sarà necessario:

  • possedere un soffitto alto, adeguato come superficie;
  • creare una struttura portante sicura, fissata ad un’altezza precisa.
  • non sovraccaricare la struttura – il carico massimo va valutato con un esperto.

Lo spessore della lastra può variare in base alle esigenze – anche se solitamente quello standard da 10-12,5 mm fino ai 13-15 millimetri. Naturalmente, se la lastra per le pareti mediamente è leggera e sottile, quella per un controsoffitto dovrà rispettare le regole statiche per la struttura.

Il montaggio

Per installare le lastre di cartongesso, i pannelli vengono generalmente tagliati e fissati alle strutture di legno o alluminio, che svolgono una funzione di intercapedine. Il procedimento è vantaggioso per assicurare un assetto finale stabile e robusto.

La scelta di questi elementi destinati a creare le strutture (detti profili per cartongesso) comprende montanti e guide, che possono essere in alluminio, acciaio o PVC, con numerose finiture e forme (zincati, microforati, etc.). Le guide sono il supporto orizzontale per la base e la sommità, mentre i montanti sono gli elementi verticali, di questa ossatura portante del controsoffitto.

Sulla struttura portante di metallo (orditura metallica con guide e montanti), vengono posate le lastre seguendo le procedure corrette, come nell’ancoraggio tramite i tasselli per cartongesso.

Inoltre, alle lastre in cartongesso possono essere abbinati anche elementi isolanti: strati di lana di roccia posizionati per migliorare isolamento, resistenza alle fiamme, assorbimento acustico, etc.

A fine montaggio delle lastre, si dovranno posizionare sui giunti dei nastri appositi, per evitare la comparsa di fessure o spifferi.

 

Se per il controsoffitto in cartongesso è necessario creare la struttura orizzontale dove posizionare le lastre, per altre applicazioni la lastra può anche essere fissata alla parete in modo meccanico o tramite incollaggio.

Le finiture del controsoffitto in cartongesso

Si possono usare stucco, intonaco e finiture speciali, dopo aver fissato le lastre. Sui nastri coprigiunto e sulle viti di fissaggio si dovrà mettere lo stucco adatto per il trattamento. In seguito la lastra può essere rasata, e poi rivestita applicando pitture coprenti per la finitura oppure rivestimenti speciali, stucchi, vernici, carte da parati o stucco – in base alle preferenze estetiche.

 

Inoltre, solitamente vengono predisposte delle botole per cartongesso, utili ai controsoffitti per creare un’entrata da cui immettere gli oggetti, l’impiantistica, la biancheria o ciò che si desidera stipare. Le botole si creano con pannelli di piccole dimensioni, anch’essi montati su una struttura, abitualmente di alluminio, con cerniere che permettono l’apertura e chiusura della lastra.

I vantaggi del cartongesso

Riassumendo, le lastre di cui abbiamo trattato portano dei benefici – in misura maggiore o minore a seconda della tipologia adottata.

  • Versatilità – è un materiale flessibile che può creare diverse strutture nell’interior design, da pareti e controsoffitti a librerie, mobili e idee di arredo. Un vantaggio utile per gli architetti e designer che li propongono in modo creativo per gli interni.
  • Design elegante – la flessibilità di lavorazione porta vantaggi nella progettazione arredi. Le linee nitide dei pannelli in cartongesso si abbinano a vari stili di interior design, con possibilità di creare forme lineari o curve, dettagli architettonici e finiture personalizzate.
  • Isolamento termico – questi pannelli contribuiscono a diminuire il trasferimento di calore e resistere agli sbalzi di temperatura. Possono mantenere negli interni temperature interne gradevoli tutto l’anno, aumentando l’efficienza energetica e il risparmio sulle bollette.
  • Insonorizzazione – assorbe le vibrazioni sonore e riduce i rumori indesiderati. Le proprietà di isolamento acustico sono molto apprezzate per attutire i suoni provenienti da appartamenti o piani superiori della casa – è il caso del controsoffitto in cartongesso.
  • Resistenza – questo materiale mostra una robustezza impressionante, anche grazie a trattamenti specifici. Ideale per strutture che devono resistere agli urti, riducendo il rischio di crepe, scalfitture o altri danni.
  • Durata – i pannelli in cartongesso vantano una lunga vita, adatta per l’impiego a lungo termine nelle strutture residenziali e commerciali. Ciò significa meno riparazioni e manutenzione a lungo termine, risparmiando tempo e denaro.
  • Resistenza al fuoco – la sicurezza del cartongesso è assicurata da questa dote ignifuga, che lo rende un componente applicabile in qualsiasi edificio. Agisce come una barriera e previene la propagazione del fuoco.
  • Facilità di installazione – i pannelli possono essere tagliati, sagomati e installati con poca fatica e facilità di finitura. Ottimo in un progetto ristrutturazione degli spazi, in cui sono importanti praticità e velocità di esecuzione.
  • Risparmio economico – rispetto ad un’opera in muratura, questo materiale costa meno e permette di poter essere smantellato facilmente, in caso di nuove lavorazioni o restauri.
  • Migliora l’illuminazione – oltre a nascondere gli impianti, un controsoffitto rende più funzionale l’illuminazione delle stanze, permettendo di posizionare faretti e sorgenti luminose dove sia necessario.

 

Se hai deciso di inserire il cartongesso nel tuo progetto di ristrutturazione, considerala un’idea affidabile per pareti o soffitti!

Quanto costa rivestire il soffitto con il cartongesso?

I costi di questo materiale possono variare se si sceglie con lastre standard oppure coibentate, e di solito quelle superleggere adatte ai controsoffitti non sono molto costose.

Non basta, però, valutare il prezzo del cartongesso per soffitti finito (dai 30 ai 60 euro al mq in base alle tipologie). Il costo di un controsoffitto in cartongesso deve comprendere anche le lavorazioni della manodopera, le strutture dell’orditura, colle e altri accessori necessari.

 

Perché, quando si decide chi installa cartongesso, bisogna evitare il fai-da-te.

È bene rivolgersi ad una ditta con cartongessisti esperti nell’edilizia, in grado di installare il controsoffitto in completa sicurezza.

La nostra lunga esperienza nel settore delle ristrutturazioni, permette di fornirti una prima consulenza e, in seguito, servizi di preventivi e sopralluoghi mirati.
Ti spiegheremo tutte le possibilità di costruire una struttura per il soffitto in cartongesso, tra le soluzioni utili anche all’isolamento della casa e al risparmio energetico.

 

Siamo attivi per la realizzazione del tuo controsoffitto in cartongesso in molti territori lombardi, particolarmente nelle province di Milano, Como, Lecco, Monza Brianza e Varese.

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