Edilizia green

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Edilizia green

Edilizia green, le case più efficienti sono anche smart

È un binomio sempre più ascoltato, insieme a diversi altri concetti che interessano il settore delle costruzioni. Tra edilizia sostenibile, costruzioni green e giardini pensili, molte volte si parla di temi relativi alle questioni ambientali e costruttive. Ma è utile fare chiarezza, per comprendere meglio cosa si intende per edilizia green.

Cosa significa costruire in modo sostenibile

I cambiamenti che interessano il nostro ambiente, oltre alla dovuta gestione delle risorse, hanno portato il settore delle costruzioni a diversi cambiamenti negli ultimi anni.

Sempre più spesso si scelgono progetti per gli edifici green, sviluppati secondo il principio della sostenibilità.

Il concetto di edilizia green, infatti, è legato a quello delle costruzioni sostenibili sia per creare gli edifici sia per le infrastrutture e gli impianti che li circondano.

Il criterio di un minore impatto ambientale possibile è quello che guida le costruzioni secondo criteri ecologici, con la parola chiave internazionale Green Building: l’edilizia ecologica che comprende molti ambiti del processo costruttivo.

L’edilizia ecologica è una sfida che coinvolge ogni aspetto

Sempre per seguire il criterio della sostenibilità, stanno nascendo da diversi anni alcune certificazioni per valutare i prodotti e i materiali da usare nella costruzione.
Recentemente i principi dell’edilizia green sono andati oltre, e la sostenibilità copre l’intero ciclo di vita di un edificio e diversi aspetti.

Si pensa green fin dalla pianificazione, passando in modo più semplice ad un’attività edilizia impostata in tal senso. Il progetto parte già dalla selezione del luogo di costruzione e dei materiali accessibili, meglio se locali, scelti appositamente.

Gli impianti

Sicuramente, l’aspetto che incide molto è quello dell’impiantistica, quindi una grande importanza rivestono tutte le soluzioni che portano ad una maggiore efficienza nello sfruttamento delle risorse.

Nel settore dell’efficienza energetica, ad esempio con gli impianti ad energia solare, come il tetto con pannelli fotovoltaici e le tegole solari. Fino allo sfruttamento del gas e dell’acqua in modo ecologico – magari con impianti domotici personalizzati. Ogni dispositivo è selezionato per contribuire a creare energia pulita, ridurre l’uso di combustibili fossili e le relative emissioni.

Anche nei dettagli si possono inserire soluzioni ecologiche come le lampadine ad alta efficienza energetica e i sensori automatici per lo spegnimento delle luci quando una stanza è inutilizzata. Per i servizi si può pensare a soluzioni con intensità di scarico variabile per il bagno, in combinazione con rubinetti dotati di sensore di movimento nei bagni e nelle cucine.

Impianti ad energia pulita

Come abbiamo accennato, in molti progetti di green building una parte consistente è quella degli impianti da modificare per efficientare i consumi.

Solitamente nei progetti più innovativi gli edifici ecologici si alimentano ad energia solare in modo complesso. Nella maggior parte degli edifici da ristrutturare, per ora, un modo semplice per aumentare il “green” è quello di installare dei pannelli fotovoltaici sul tetto. Molte case riescono a diminuire i costi dell’energia elettrica, grazie alla capacità dei moduli PV di raccogliere la luce solare che arriva sulla sommità dell’edificio e generare elettricità.

Nei progetti di green building che interessano diversi fabbricati e zone più ampie, quando il terreno lo consente si possono installare dei pannelli solari più grandi a terra, adiacenti all’edificio.

I materiali

Lo stato “ecologico” dell’edificio dipende anche dalle materie prime usate nelle costruzioni. La loro lavorazione spesso rappresenta un impatto negativo sull’ambiente, per questo bisogna tenerne conto. La creazione di legno, acciaio, calcestruzzo, ad esempio, può causare fenomeni come inquinamento, deforestazione, eccessive emissioni di carbonio.

Per ridurre al minimo l’impatto, l’edilizia green predilige materiali naturali più ecologici, costruiti con modalità sostenibili di riciclo, lavorazione e smaltimento. Meglio se si evitano quelli soggetti ad una lunga lavorazione o potenzialmente tossici.

A volte si prediligono dei materiali di recupero salvati da edifici demoliti o componenti inutilizzate di altri progetti – dal legno al calcestruzzo. Molti metalli possono essere riutilizzati o rifusi per le parti da inserire nei nuovi edifici o nelle ristrutturazioni. Sono tutte idee per diminuire il pesante impatto dell’estrazione di altre materie prime dalla terra.

Inoltre, un edificio green dovrebbe essere fabbricato adoperando materiali di alta qualità per ridurre le frequenti riparazioni o sostituzioni.

L’architettura

Anche dal punto di vista formale e dei materiali, gli edifici “verdi” sono caratterizzati da un design ecologico e da materiali prevalentemente sostenibili. Si utilizzano molto le materie prime tradizionali locali, come la pietra, il legname per i tetti in legno o le tegole per le coperture tipiche in laterizio. Oltre al rispetto dell’ambiente, anche gli effetti dannosi sulla salute delle persone saranno ridotti al minimo.

Un’altra soluzione che sta prendendo sempre più piede nell’architettura green è quella dei tetti verdi. Questo tipo di coperture che ospitano le piante possono rispondere a molte necessità cittadine e non solo, perché offrono benefici ambientali e per l’isolamento energetico. Molto utilizzati in Nord Europa, i tetti verdi con le zolle di terreno aiutano a trattenere il calore dell’edificio; al contrario, in alcuni territori africani mantengono gli edifici freschi. Per questo l’edilizia green accoglie queste coperture, anche per impedire la crescente scomparsa degli spazi verdi nelle aree urbane.

Edilizia e territorio

Anche se l’architettura può essere molto apprezzata, un edificio “green” si identifica più per come è stato costruito che per il suo aspetto. Il concetto di bioedilizia che lo sostiene, mira a preservare l’ecosistema esistente, quando è in buone condizioni; oppure a migliorarlo tramite costruzioni progettate in modo green. Il fine è quello del beneficio sociale, tramite un ambiente protetto e lo sfruttamento consapevole delle risorse, ma anche il risparmio energetico.

Per questo, l’edilizia green tiene conto sempre delle relazioni uniche tra le persone, gli edifici, l’urbanistica e l’ecosistema. Parte dalla consapevolezza che l’insieme delle architetture che ci circondano può avere effetti profondi, sia positivi che negativi. Sull’ambiente naturale, sulle persone che vivono negli edifici ogni giorno, su chi attraversa il territorio e percepisce il paesaggio. Un edificio green cercherà sempre di aumentare gli effetti positivi e alleviare quelli negativi, dal momento in cui viene costruito o ristrutturato.

 

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Cosa si intende per green building quando si crea un progetto

Questa fase è una delle più importanti, perché in questo momento vengono prese le decisioni sulle caratteristiche da includere nel progetto, e sulle misure di sostenibilità da adottare per realizzarlo.

Rispetto all’edificio si valutano:

  • la disposizione sul territorio;
  • l’aspetto architettonico esterno e interno;
  • gli effetti dell’edificio: architettura del paesaggio e urbanistica;
  • i materiali da utilizzare nella costruzione;
  • i sistemi e componenti che compongono la struttura;
  • impianti elettrici, idrici, etc. da rinnovare e rendere efficienti;
  • la gestione degli edifici in futuro.

Tutti gli elementi del progetto dovranno essere ispirati ai principi green. Architetti, ingegneri e imprese di costruzioni lavoreranno in team, per creare il nuovo edificio e, quando è possibile, altre strutture circostanti. Negli interventi di ristrutturazione o recupero dei fabbricati, sarà meno semplice poter definire ogni fattore, ma dipende molto dal tipo di intervento edile affrontato. L’importante è mantenere la filosofia green in ogni fase di pianificazione ed esecuzione, per poter parlare di green building dopo le opere edilizie effettuate.

Edilizia green

Immagine di un abitazione di edilizia green

Edifici green e smart: sostenibilità e intelligenza nella gestione

Oltre all’edilizia green un altro concetto è arrivato all’orizzonte di molti progettisti e professionisti del settore edile.

L’obiettivo è quello di unire i principi della bioedilizia con quelli di edilizia “smart”, detta anche edilizia intelligente. Abbiamo visto che l’uso efficiente di energia e risorse può dare vita agli edifici green più avanzati e, nel piccolo, a molti miglioramenti anche per tante case in ristrutturazione.

  • Quando si aggiungono le tecnologie automatizzate, si possono espandere gli obiettivi dell’edilizia green. Per raggiungere il massimo della sostenibilità, del comfort e della funzionalità. Gli edifici intelligenti offrono ambienti hi-tech innovativi, più facili per vivere e lavorare, sempre mantenendo l’impronta ecologica.
  • Quando si progetta secondo i criteri dell’edilizia green e intelligente, l’attenzione principale è rivolta al consumo energetico, per diminuire ed efficientare i costi di gestione (elettricità, riscaldamento, illuminazione, acqua, etc.).
    Prendendo un vecchio edificio e recuperandolo secondo i criteri “green e smart” le emissioni di anidride carbonica annuali potrebbero essere ridotte di milioni di tonnellate. Una meta a cui tendere, secondo i nuovi principi dell’edilizia del cosiddetto Green Deal europeo.

Case green, la direttiva EPBD

Gli edifici green sono solo un passo verso l’aumento degli standard ambientali in tutta l’UE, per tentare di ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2050.
Il settore edilizio potrà fare la sua parte, basandosi sulla EPBD – Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (Energy Performance of Buildings Directive). Detta anche la direttiva “case green”, è entrata in vigore in questa primavera 2024 e sappiamo che l’Italia avrà tempo fino al 2026 per applicarla.

Il calcolo sulle prestazioni degli edifici prevede che il consumo energetico si diminuisca in media del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Ciò significa che il settore edile e i professionisti che vi operano saranno interessati da cambiamenti notevoli. I requisiti ambientali saranno più rigidi per quanto riguarda l’efficienza energetica, la protezione delle risorse e le emissioni di CO2.

Per questi motivi nel settore delle costruzioni sono sempre più rilevati gli interventi di ristrutturazione energetica degli edifici, con progetti ad alta efficienza e certificazioni connesse.