Esempio linea vita
Un esempio linea vita, per capire meglio come funzionano i dispositivi di protezione anticaduta
Qualsiasi lavoro che si svolge su un tetto è un lavoro in altezza, in conformità con le norme nazionali e regionali. Di conseguenza l’attività dovrà essere organizzata ed eseguita con un sistema di lavoro sicuro, che consiste nell’installazione di una linea vita, che comprende i dispositivi che proteggono dai rischi di caduta.
Per comprendere meglio come dovrà essere installata, vediamo qualche esempio di linea vita.
Premessa: per la linea vita esempi solo di orientamento
Ricordiamo che i nostri contenuti rappresentano una descrizione indicativa: la progettazione e la realizzazione di impianti anticaduta deve essere fatta secondo le regole vigenti. Dovrà essere sempre eseguita da professionisti che valutano caso per caso i rischi e le soluzioni per il tetto su cui si opera.
Come facciamo nel nostro lavoro di installazione linee vita personalizzato, durante le opere di rifacimento o manutenzione del tetto.
Come deve essere fatta una linea vita?
Fatta la premessa, possiamo definire i principi dei dispositivi anticaduta e qualche esempio linea vita utile alla conoscenza di questo sistema.
In generale, per la linea vita esempi utili riportano i sistemi di cavi o binari rigidi sui cui scorrono degli elementi che assicurano l’operatore alla struttura. Si tratta di navette, moschettoni e altri dispositivi, che sono collegati all’imbracatura del lavoratore che agisce in quota.
I sistemi di cavi e binari possono essere inclinati, orizzontali o verticali in base alle esigenze di operatività e sicurezza.
Un esempio linea vita per la copertura piana
Per un tetto piano, di una struttura di magazzini, una copertura industriale, viene valutato il rischio di potenziali cadute dall’alto e l’accesso sicuro alle aree esterne del tetto. A volte, è necessario anche estendere un sistema di sicurezza interno, per creare le condizioni di sicurezza per tutte le unità del complesso industriale.
Tornando alla linea vita per il tetto, dopo un attento sopralluogo in loco, si predispone una soluzione tecnica di sicurezza, seguendo la norma tecnica EN 795:2012.
- Si sceglie il tipo C: una linea vita flessibile orizzontale (con ancoraggio a linea flessibile).
- Si evidenzia un’area sicura all’interno della superficie piana
- Viene installata una linea perimetrale con sistemi di trattenuta sul bordo.
- Si usa un parapetto anticaduta autoportante (senza forature e per l’installazione temporanea).
- Si installa una linea vita sul bordo del fabbricato, se necessario.
L’esempio di linea vita di tipo C è pensato per creare un sistema di componenti modulabili per il fissaggio a struttura. Si utilizzano più supporti di estremità ancorati ad un unico fissaggio e una fune flessibile, a cui l’operatore si aggancia tramite i DPI.
I supporti o ancoraggi di estremità sono elementi terminali previsti per entrambi i lati della linea flessibile orizzontale; possono essere dotati anche di sistemi girevoli e per adattarsi alle pendenze.
Questa soluzione permette di ancorarsi alla linea flessibile orizzontale e percorrerla in lunghezza, senza mai sganciarsi dal punto di ancoraggio.
Sono presenti elementi di ancoraggio intermedi come il passacavo, che permette lo scorrimento continuo sulla linea vita orizzontale tramite il dispositivo navetta scorrevole.
Il DPI navetta scorre in modo continuo e sicuro, grazie all’elemento rompitratta per il passaggio interno del cavo, che può essere anche curvo (ancoraggio giro d’angolo) per far effettuare al cavo il cambio di direzione a 90° rispetto alla piastra base.
Al fissaggio si assemblano componenti come l’assorbitore di energia e il tenditore.
L’assorbitore di energia è rappresentato da un cavo con la funzione di dissipare gli sforzi della caduta, riducendo le forze d’impatto sugli ancoraggi di estremità di cui abbiamo parlato.
Si installa tra il cavo e la testa del supporto di estremità
Il tenditore a due forcelle, invece, è necessario per regolare esattamente la tensione del cavo. Si installa tra la testa del supporto di estremità e il terminale per il serraggio del cavo. Quest’ultimo elemento garantisce una maggiore tenuta, rispetto alla resistenza a trazione del cavo installato, ed è stato inserito nella norma tecnica EN 795:2012 per migliorare l’aumento della trazione.
Sono fondamentali i cavi di acciaio inossidabile, serrati tramite il terminale di serraggio incorporato nel tenditore.
I vantaggi della linea vita orizzontale
Attaccandosi alla linea di sicurezza, i lavoratori avranno la sicurezza necessaria per svolgere le attività di manutenzione del tetto e sulla grondaia e di manutenzione, riducendo in modo significativo il rischio di incidenti.
Nel caso della copertura piana, questo esempio di linea vita garantisce libertà di movimento a più operatori nello stesso tempo, durante il lavoro in quota. È un sistema di protezione anticaduta progettato per fornire una protezione sicura e continua a mani libere. Questa caratteristica aumenta la difesa dal rischio ma consente anche di svolgere le mansioni senza ingombranti dispositivi. L’operatore lavorerà in maggiore ergonomia, e non dovrà staccarsi dal dispositivo per compiere lunghe distanze.
Si tratta di una protezione collettiva, per una sicurezza avanzata, che non determina un limite di operatori e utilizzo dei DPI.
Facilita l’accesso ad ogni area del tetto, con una soluzione economicamente vantaggiosa a fronte della riduzione dei potenziali incidenti sul lavoro.
Le 5 tipologie di sistemi anticaduta e dispositivi correlati
Sappiamo che la progettazione delle linee vita è soggetta alla norma tecnica EN 795:2012, in cui sono suddivise le diverse tipologie in base alle caratteristiche.
- Tipo A – punti di ancoraggio singoli.
- Tipo B – dispositivo di ancoraggio rimovibile.
- Tipo C – dispositivo di ancoraggio a linea flessibile.
- Tipo D – dispositivo di ancoraggio a linea rigida.
- Tipo E – dispositivo di ancoraggio zavorrato.
Inoltre abbiamo parlato in precedenti articoli della linea vita per tetti e di altri sistemi di sicurezza anticaduta, che possono comprendere diversi assetti di protezione.
Arresto caduta. Il dispositivo assicura il lavoratore tramite imbracature collegate ad ancoraggi tramite il punto di attacco anticaduta.
Posizionamento sul lavoro. Sostiene l’operatore ad alta quota in tensione, per posizionarsi con precisione sulla zona di lavoro, in appoggio o in sospensione.
Sistema di trattenuta anticaduta. Impedisce alle persone di raggiungere il bordo del tetto, eliminando il rischio di caduta. Richiede dispositivi di protezione individuale (DPI) e formazione adeguata.
Imbracatura di sicurezza. Si tratta dei DPI che aiutano a prevenire le cadute dall’alto, collegando l’operatore al punto di ancoraggio in modo saldo.
Ancoraggi di sicurezza. Sono dispositivi che conferiscono dei punti di attaccature sicuri – golfari, ancoraggi per travi o indipendenti; è possibile agganciarsi tramite cordino o cavo.
Parapetti perimetrali. Per bloccare le cadute dal tetto si utilizzano parapetti e passerelle per la protezione dei lati: una barriera che evita scivolate o cadute.
Gli elementi potranno essere definiti non solo per le linee vita permanenti (da installare negli edifici in fase di costruzione o successivamente) ma anche per una linea vita provvisoria, adottata in cantiere per un periodo prestabilito.
Chi può redigere il progetto della linea vita?
È fondamentale che la progettazione e l’installazione di tutti gli elementi vengano eseguite da professionisti e imprese specializzata.
L’assetto di tutti gli ancoraggi, i sistemi anticaduta e gli accessori dovrà essere posato correttamente, seguendo le indicazioni del fabbricante. Un’impresa qualificata dovrà collaudare il sistema – sempre seguendo le indicazioni costruttive – verificando la posa corretta e l’efficienza della linea vita.
Anche valutando un esempio linea vita, non è possibile applicarlo: chi può certificare la linea vita è sempre una figura professionale abilitata, come l’ingegnere o l’architetto. Redige il progetto calcolando il rischio e le soluzioni, e infine lo approva dopo le verifiche.
Per quanto riguarda chi può installare le linee vita, si tratta sempre di persone qualificate, che hanno seguito corsi per diventare installatore di sistemi di ancoraggio anticaduta. I corsi si suddividono secondo livelli di base, intermedio e avanzato.
Quando scatta l’obbligo della linea vita? Durante i lavori in quota – che per la normativa attuale si intendono tutti quelli che si svolgono oltre i 2 metri di altezza.
In questi casi, in assenza di misure di sicurezza, un operatore potrebbe cadere da una distanza tale da causare lesioni personali o danni letali – le cadute dall’alto sono la causa principale di infortuni mortali sul lavoro.
Per questo, sono sempre obbligatorie le linee vita non sono nel caso di lavori complessi come il rifacimento del tetto, ma anche per lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture e in altezza.
Quanto costa fare una linea vita
Se inizi dei lavori di ristrutturazione tetto sicuramente dovrai installare la linea vita. Puoi rivolgerti alla nostra esperienza e personalità per la creazione dei sistemi anticaduta per le coperture industriali, commerciali o di edifici residenziali.
General Cover possiede l’esperienza necessaria per affrontare la sfida alla sicurezza durante i lavori in quota, installando dispositivi di protezione per ogni tipo di tetto.
Dai lavori di cantiere con soluzioni provvisorie a quelle permanenti, predisponiamo ogni necessaria linea vita per tetti in Lombardia nelle province di Milano, Como, Lecco, Varese, Monza Brianza.
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