Fibrocemento ecologico
Il fibrocemento ecologico, zero danni da amianto e più sostenibilità
Dopo la messa al bando dell’Eternit per la sua pericolosità, sono nate delle ricerche dedicate nel settore dei materiali per riuscire a rimpiazzare il fibrocemento più dannoso.
Quale materiale ha sostituito l’amianto? Ad oggi sappiamo che un buon sostituto del vecchio asbesto nei materiali è possibile, grazie a questa versione ecologica. Scopriamo quali sono le sue qualità e perché riscuote tanto successo nell’edilizia sostenibile.
Cos’è il fibrocemento ecologico
Si tratta di uno dei materiali da costruzione che ingloba elementi naturali come sabbia, fibre di cellulosa, acqua e cemento. È nato dalla ricerca nel settore dei materiali compositi a base di cemento, rinforzati con fibre di cellulosa (dalla carta da macero).
Questo materiale ecologico è molto apprezzato perché si presenta biodegradabile riciclabile e formato dalla cellulosa – ampiamente disponibile, rispetto ad altri tipi di fibre.
Non basta di certo a renderlo un materiale da costruzione, però, per il quale viene valutato in base alle sue caratteristiche.
Le proprietà di questo materiale sostenibile
- Il fibrocemento ecologico è apprezzato per le doti di durata nel tempo – può rimanere inalterato per decenni resistendo a piogge, calore, neve, raggi UV, etc.
- Per le proprietà fisiche e meccaniche, inserire le fibre di cellulosa nel calcestruzzo presenta interessanti risultati come una bassa densità, rigidità e buona resistenza alla trazione.
- Le prestazioni ingegneristiche migliorano anche grazie alla dispersione delle fibre nella matrice, con un’adesione ottimizzata tra fibra e matrice.
- Mostra doti di leggerezza, utili per le applicazioni nell’edilizia – specialmente nei manti di copertura.
- È un materiale resistente all’acqua anche se poroso – quindi non è considerato impermeabile. Contrasta umidità, condensa e infiltrazioni se viene sigillato con membrane impermeabilizzanti.
- Permette buone prestazioni energetiche, non si deforma in condizioni calde e umide, resiste durante inverni molto freddi senza creparsi o congelare; in più, è resistente alle fiamme.
- Per potenziare le doti meccaniche del materiale si migliora la dispersione delle fibre di cellulosa nella matrice aumentando la quantità d’acqua. Grazie alla struttura microporosa le fibre assorbono l’acqua, creando una maggiore resistenza.
- Richiede una bassa manutenzione perché non marcisce e non viene attaccato da insetti e parassiti. Non avrà bisogno di riparazioni o sostituzioni: un risparmio su materiali e costi.
Una nota particolare per il fibrocemento “green”: le materie prime naturali influenzano la formazione dei leganti cementizi, con effetti favorevoli. La presenza di silice e magnesio, quando si combinano con la fibra di cellulosa, porta a buoni risultati sulla presa del composto cementizio.
In pratica, le caratteristiche chimiche di queste materie prime sono ideali insieme per dare vita ad un materiale naturale ma lavorato al meglio. In ogni caso, la carta presente nel fibrocemento ecologico non è nociva come lo erano le fibre di asbesto.
I vantaggi ambientali
Lo sviluppo di materiali ecologici e non tossici, basati su risorse naturali è in costante aumento. Le fibre di cellulosa a base di carta utilizzate nel fibrocemento aiutano anche a riciclare materiali in funzione anti-spreco. Di solito, le fibre provengono da fanghi di carta da macero oppure da rifiuti di carta e cartone.
Sappiamo che nella produzione della carta da macero vengono generati molti kg di fanghi, utili da riciclare per un vantaggio ecologico – in particolare per ridurre lo spazio nelle discariche, i problemi di smaltimento e di inquinamento ambientale.
L’uso di fibre di cellulosa di scarto, quindi, può fornire una soluzione sostenibile e servire come materiale alternativo nei compositi a base di cemento e malta cementizia.
Per tale motivo negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per l’uso di questo materiale – cemento rinforzati con fibre di cellulosa – considerato valido da diversi punti di vista.
Non solo naturale ma anche solido per le costruzioni, il fibrocemento ecologico è ormai molto richiesto come materiale della bioedilizia.
Rispetto ai materiali del passato, oggi le lastre in versione eco sostenibile sono prive di amianto, ammoniaca e formaldeide.
Dove si usa il fibrocemento ecologico
Può essere applicato in numerosi settori, proprio come avveniva per l’Eternit.
Si può usare il fibrocemento a base di cellulosa per lo sviluppo di compositi cementizi per l’edilizia, per i rivestimenti di facciate ventilate e i manti di copertura – sia di abitazioni sia di coperture industriali.
Inoltre, può essere un ottimo materiale per i pannelli e rotoli per rivestimenti interni, piastrelle di bagni e cucine. Non mancano le applicazioni per serbatoi, tubazioni, composti tessili rinforzati da fibre vegetali (per ottenere alte prestazioni).
Il rivestimento in fibrocemento sostenibile è versatile perché può simulare altri materiali come il legno e può essere trasformato con idee di design per assi o pannelli. Può anche essere facilmente verniciato prima o dopo l’installazione, favorendo la creatività nello stile edilizio.
Una nota su questo materiale: può essere complicato da lavorare, crea polveri da cui proteggersi – anche se non pericolose come con l’amianto. Per questo, ogni pannello va installato da persone esperte e dotate dei sistemi di protezione necessari. Anche perché un manufatto in questo materiale è relativamente fragile e può rompersi sotto un peso eccessivo.
Le lastre di copertura e rivestimento in fibrocemento ecologico
Questi elementi in fibrocemento senza amianto, spesso sono formati da una miscela di cemento, fumo di silice, fibre naturali e fibre sintetiche – che rendono la superficie compatta e resistente.
- Si può usare per vari tipi di coperture, ma questo materiale dovrà subire un trattamento particolare, perché potrebbe essere soggetto a danni da collisioni accidentali e meteorologiche.
- Di solito il fibrocemento per le pareti viene ricoperto in una membrana impermeabilizzante, per proteggere la lastra dall’atmosfera esterna – acqua piovana, condensa, etc.
- Quando si applicano le lastre su muri e soffitti, il materiale viene dotato di una membrana a tenuta d’acqua su ambo i lati per resistere a muffe e degrado. Si ottiene una resistenza all’umidità ottima, e una base utile per la posa di tinteggiature o piastrelle – ecologica ed esteticamente piacevole.
Che materiale è il fibrocemento?
Tornando alla base di questo materiale, anche nelle versioni meno sostenibili è creata con il classico impasto di cemento con sabbia, che include fibre di materiali di rinforzo.
Nasce in questo modo un materiale efficiente per le costruzioni e in diversi ambiti, dato che le fibre rendono il cemento più resistente e duraturo nel tempo.
Partiamo dal fatto che l’uso di fibre nei materiali compositi a base di cemento è diffuso da molto tempo nell’edilizia. In epoca moderna sono state comunemente utilizzate nei leganti cementizi le fibre d’acciaio e sintetiche, ma quelle di cellulosa sono la novità green più apprezzata.
Spesso conosciamo la versione moderna del cemento-amianto ormai bandito dalle costruzioni edilizie per la sua tossicità, che viene identificato con l’Eternit.
Quando si parla di fibrocemento, infatti, spesso si fa riferimento a quello storico con fibre di asbesto (amianto) e potrebbe generarsi una certa confusione.
Oggi l’industria utilizza la cellulosa, una fibra ricavata dalle piante e dalla carta, che come abbiamo visto rappresenta un rinforzo naturale non tossico.
Di contro, sono necessarie le azioni di bonifica amianto in ambito edilizio, per tutte quelle costruzioni che ancora presentano tetti in Eternit oppure strutture con materiali contenenti amianto.
Come distinguere il fibrocemento ecologico dall’amianto
Spesso si trova citato il fatto che le lastre in questo materiale presentano un colore più chiaro rispetto a quelle in amianto (che sono spesso grige o azzurro pallido). Inoltre, bisogna valutare se i manufatti sono stati attaccati dalla muffa o dai licheni.
Non sempre, però, questo può essere un criterio valido. In caso di dubbi è utile rivolgersi ad una ditta professionale del settore bonifiche amianto, in grado di valutare lastre, manufatti o MCA.
Per togliere alcuni ipotesi su come riconoscere il fibrocemento senza amianto, comunque, bisogna controllare l’anno di produzione (se è riportato) dato che dopo il 1992 è stato vietato l’uso dell’asbesto.
Infine, se il materiale mostra segni di degrado, con corrosione e sfaldamento (rischioso) è probabile che contenga amianto, quindi è bene sottoporlo subito ad un’analisi specialistica.
Solo un professionista sa come riconoscere l’amianto e predisporre un’adeguata pianificazione della rimozione.
A tal proposito, per capire come si smaltisce il fibrocemento ecologico, bisogna specificare che è considerato un rifiuto speciale ma non tossico. Dopo una demolizione edilizia può essere eliminato in discariche di tipo 2A – dedicate allo smaltimento di rifiuti speciali inerti.
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