Ristrutturazione prima casa

Ristrutturazione prima casa

Ristrutturazione prima casa: opere e detrazioni fiscali previste

Tra le varie misure di agevolazione previste fino alla fine del 2024, una delle più richieste e quella del cosiddetto Bonus Ristrutturazione Casa. Esistono regole particolari per la prima casa? Sì e no. Vediamo quali sono le aliquote destinate a favorire il rifacimento del patrimonio edilizio italiano, con la possibilità anche per chi deve rinnovare la prima casa di residenza.

Lavori di rinnovamento, come sono considerati per la casa di residenza

Se hai deciso di ristrutturare un immobile, è fondamentale che tu comprenda la terminologia tecnica utilizzata nella normativa.

Oltre ai termini essenziali di ristrutturazione edilizia, si deve comprendere anche la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria, per poi applicarli alla prima casa.

La definizione di ristrutturazione edilizia comprende interventi e opere che trasformano gli edifici, in tutto o in parte diversi da quello che erano prima.
La maggior parte degli interventi di ristrutturazione, infatti, comprende il rifacimento di tutta la casa o alcune parti, comprendendo la ristrutturazione edilizia ordinaria e la ristrutturazione edilizia straordinaria.

  • Manutenzione ordinaria: attività per mantenere efficiente la struttura, gli impianti e gli infissi esistenti. La finalità di questi lavori è conservativa e gli elementi si aggiornano.
  • Manutenzione straordinaria: opere di riqualificazione sostanziali; un rinnovamento che interessa le parti strutturali dell’abitazione. La finalità è la modifica della struttura dell’edificio.
  • Prima casa: questo termine viene adoperato abitualmente per l’immobile in possesso di una persona, destinato ad essere la sua prima abitazione – in cui dimora e (di solito) stabilisce la residenza anagrafica. Può acquisire la casa tramite compravendita, donazione, eredità, etc.

Cosa rientra nel Bonus ristrutturazione prima casa?

Le attività di rinnovamento per la prima casa, possono essere avviate in qualsiasi momento. Sia per chi acquista subito una casa e procede ai lavori dopo il rogito, sia per chi vuole avviare un progetto di ristrutturazione in un periodo successivo.

 

In ogni caso, non tutte le opere consentono di accedere alle detrazioni fiscali sulla ristrutturazione prima casa.

  • Manutenzione ordinaria. Questo tipo di lavori non sono compresi tra quelli detraibili, invece, a meno che non siano parte di un intervento più vasto – un lavoro di ristrutturazione globale, per intenderci. Non sono oggetto di riduzione fiscale le opere per mantenere in efficienza gli impianti. Sono accettate le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture della casa, come i pavimenti, gli intonaci interni, le pareti, i soffitti, gli infissi (interni ed esterni). Sono considerati detraibili dall’IRPEF anche i lavori per l’impermeabilizzazione dei balconi e del tetto della casa.
  • Manutenzione straordinaria. In questo caso sono detraibili tutte le opere, comprendendo anche l’installazione di scale di sicurezza, ascensori, opere di realizzazione o miglioramento dei servizi igienici. Gli interventi di frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari (che variano le superfici) sono situazioni più rare per chi acquista una prima casa, ma sono comunque previste come lavori straordinari.

Per chi si chiede quali sono i lavori di ristrutturazione detraibili nel 2024, in ogni caso la consulenza di una persona esperta è fondamentale, data la materia tributaria intricata. La nostra impresa edile si occupa del settore detrazioni fiscali e ristrutturazione prima casa, fornendo una prima analisi delle condizioni di agevolazione.

Potresti avere diritto a ricevere dei vantaggi fiscali per diversi progetti, ma dipende da quale scegli. Devi considerare, come abbiamo visto, se si tratta di un semplice miglioramento o di un intero progetto di restauro. Ad esempio aggiungere una stanza o sistemare il seminterrato per un home office, potrebbe essere un intervento da analizzare nei dettagli.

Le aliquote per il bonus ristrutturazioni edilizie della prima casa

La detrazione fiscale prevista in generale è del 50%, con un massimale di 96.000 euro di spesa annuale per unità familiare. In pratica, si arriva ad una somma detraibile di 48.000 euro (la metà o 50% del totale di spesa).

A questa, però, si va a sommare la facilitazione a livelle di IVA ridotta del 10% per l’acquisto dei materiali, dei “beni significativi” e per le prestazioni dei servizi relativi alla ristrutturazione.
La condizione, in questo caso, è che i materiali siano ceduti dall’appaltatore dei lavori, e che il valore dei beni sia uguale o inferiore a quello dei servizi connessi alla manutenzione. Per beni significativi si intendono fiscalmente: ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, condizionatori e apparecchiature per il riciclo dell’aria, videocitofoni, sanitari e rubinetteria, impianti di sicurezza.

La questione dei calcoli è abbastanza complessa, quindi rimandiamo sempre alla consulenza di una persona esperta nelle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione prima casa.

La ristrutturazione prima casa, quindi, segue le regole generali del Bonus Casa – sia nelle aliquote sia nelle modalità. La riduzione fiscale, infatti, si divide per 10 quote annuali e ognuna si può inserire come riduzione per l’imposta IRPEF, per 10 anni.

Per fare un esempio:

  • acquisto prima casa: 250.000 Euro
  • lavori di ristrutturazione: 50.000 Euro
  • detrazione fiscale 50%: 25.000
  • quota annuale da detrarre: 2.500 Euro
  • acquisto materiali: 10.000 Euro (con IVA -10%).

Sulle diverse variabili abbiamo scritto in questo articolo sulla ristrutturazione e l’Agenzia delle Entrate 2024, accennando agli interventi per i quali sono previste decurtazioni differenti. Come nel caso dell’istallazione di impianti che migliorano l’efficienza energetica e l’impiego di fonti rinnovabili per impianti domestica (riscaldamento, illuminazione, elettricità, etc.).

 

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Altri vantaggi fiscali: il mutuo per la ristrutturazione della prima casa

Quando si parla delle spese per rinnovare la casa, di solito si parla di cifre importanti dato che oltre a qualche piccolo intervento di interior design, i costi possono interessare parti importanti. Come il rifacimento del tetto oppure gli interventi per l’isolamento della casa.

Specialmente in fase di acquisto della prima casa, ma anche dopo molti anni di residenza, sono previste anche delle facilitazioni per chi chiede un mutuo per la ristrutturazione.

Questa misura può essere utile a ridurre i costi complessivi del rinnovamento edilizio, prevedendo una detrazione fiscale sugli interessi passivi (generalmente il 19%).
Le agevolazioni sul mutuo si possono cumulare con quelle sui lavori di ristrutturazione.

Attenzione. Per accedere a questo tipo di finanziamento con riduzione fiscale, l’immobile deve essere la “prima casa”. Chi acquista l’immobile, avrà 6 mesi di tempo per renderlo abitazione principale del nucleo familiare; in alternativa, avrà 18 mesi dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione – con delle specifiche sul tipo di interventi eseguiti.

La ristrutturazione prima casa partendo dall’efficienza energetica

Abbiamo accennato al fatto che le tecnologie di ultima generazione sono ben viste ai fini fiscali e di Ecobonus. Le spese per migliorare le prestazioni e il risparmio energetico della casa sono considerate detraibili, e coinvolgono diverse tipologie di impianti.

Nella ristrutturazione della prima casa si possono installare caldaie, pompe di calore, sistemi di geotermia, impianti di energia pulita come i pannelli solari fotovoltaici. Questo investimento può avere un ottimo rendimento a livello di costi energetici, facilitando il rientro delle spese nei primi anni di abitazione – insieme alle altre agevolazioni fiscali.

Cosa bisogna fare per avere la detrazione fiscale del 50%?

Se devi avviare dei lavori di rinnovamento, puoi contare su General Cover sia per gli interventi edilizi sia per le pratiche collegate allo sconto tributario.

La nostra impresa è disponibile per lavori di ristrutturazione prima casa in Lombardia, particolarmente nelle province di Milano, Como, Varese, Lecco, Monza Brianza.

 

Contattaci per parlare con una persona esperta; otterrai un preventivo gratuito online e sopralluoghi a domicilio per la valutazione dei lavori di rinnovamento edilizio.

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