Superbonus: stop a cessione del credito e sconto in fattura
Addio a sconto in fattura 2024 e cessione del credito 2024 per il Superbonus: le nuove regole
Gazzetta ufficiale n. 75 del 29 marzo 2024, Il D.L 39/2024 introduce una serie di restrizioni alle agevolazioni fiscali in edilizia e abolisce le ultime deroghe ancora concesse riguardanti la cessione del credito 2024 e sconto in fattura 2024.
Entrata in vigore del provvedimento: 30/03/2024
In questo articolo, analizziamo nel dettaglio le novità introdotte dal Decreto Legge n. 39/2024 in materia di agevolazioni fiscali in edilizia, spiegando cosa cambia per i cittadini e quali sono le alternative disponibili.
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Queste le misure previste:
- Superbonus: stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito anche per case popolari, cooperative di abitazioni, barriere architettoniche, onlus (salvi solo i lavori già avviati e gli interventi in zone colpite dal sisma);
- obbligo di comunicazione preventiva;
- blocco della fruizione dei bonus edilizi da parte di soggetti con debiti erariali;
- prevenzione frodi..
- stop alla remissione in bonis (termine ultimo per la comunicazione dell’opzione della cessione del credito fissato al 4 aprile 2024);
- Verrà fatta un’eccezione per gli immobili danneggiati dai terremoti. Nonostante lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito per i bonus edilizi, questi continueranno ad essere applicabili per gli interventi di ristrutturazione e ricostruzione degli immobili danneggiati dai terremoti che hanno colpito Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016.
- La proposta del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha lo scopo di tenere monitorare le spese legate alla maxi-detrazione e bloccare la generosità eccessiva del sistema delle detrazioni.
- Il resoconto dell’ultimo report dell’ENEA sul Superbonus, a febbraio la spesa per le detrazioni Superbonus ammontava a poco più di 114 miliardi di euro, nel mese di marzo c’è stato un incremento di 7 miliardi in più rispetto al mese precedente.
- Considerato il contesto attuale, caratterizzato da frequenti modifiche alle normative (basti pensare che il D.L. 34/2020, da cui ha preso vita il Superbonus, ha subito oltre 30 modifiche)
- E’ opportuno analizzare con attenzione le implicazioni di tali modifiche per la propria situazione specifica.
Stop a sconto in fattura 2024 e cessione del credito 2024
Deroghe solo per zone terremotate
Scadenza del 30 marzo 2024. Sarà possibile per la cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi di recupero e ricostruzione di edifici nelle zone colpite da terremoti e alluvioni. La deroga vale per tutti quei lavori con titolo abilitativo, delibera assembleare o CILAS presentati entro il 29 marzo.
Blocco retroattivo per chi non ha ancora iniziato i lavori
Attenzione! Il Decreto Legge 39/2024 introduce nuove limitazioni alla cessione del credito per il Superbonus.
In particolare, i contribuenti che non hanno ancora avviato i lavori agevolati, pur avendo presentato CILAS, titolo abilitativo o delibera assembleare entro il 16 febbraio 2023 (come previsto dal D.L. 11/2023), non potranno più cedere il credito d’imposta.
Per poter accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura, è necessario documentare gli interventi già eseguiti con fattura entro il 30 marzo 2024.
La semplice apertura di una pratica CILAS entro il 30 marzo 2024 non è sufficiente: se non si ha una regolare fattura di pagamento dei lavori, si perde automaticamente la possibilità di cedere il credito.
- Il Decreto Legge 39/2024 cambia le regole per la cessione del credito del Superbonus.
- Se non hai ancora iniziato i lavori del Superbonus, non potrai più cedere il credito d’imposta.
- Per cedere il credito del Superbonus, devi avere una fattura che dimostra che i lavori sono stati completati.
- Anche se hai aperto una pratica CILAS, se non hai una fattura, non potrai cedere il credito.
È importante sottolineare che queste nuove limitazioni si applicano solo ai lavori che non sono ancora iniziati.
Se hai già avviato i lavori del Superbonus, potrai ancora cedere il credito d’imposta, anche se non hai ancora completato tutti i lavori.
Tuttavia, è importante ricordare che è necessario documentare gli interventi già eseguiti con fattura entro il 30 marzo 2024.
Dal 30 marzo 2024 non ci saranno più cessione del credito e sconto in fattura per il bonus barriere architettoniche
Le opzioni della cessione del credito e dello sconto in fattura per il bonus barriere architettoniche così come definito dall’art. 119-ter del D.L.34/2020 potranno essere utilizzate solo per le spese sostenute fino al 30 marzo 2024. Per le spese sostenute dopo questa data, hanno diritto solo coloro che entro il 29 marzo 2024:
- abbiano già presentato richiesta del titolo abilitativo;
- hanno avviato i lavori;
- nel caso in cui i lavori non sono iniziati, hanno stipulato un accordo vincolante tra le parti;
- abbiano versato entro il 30 marzo un acconto se però per gli interventi non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.
Remissione in bonis: entro il 4 aprile 2024
Con l’art. 2 del Decreto il legislatore si propone di modificare la disciplina in materia di remissione in bonis : Sanare il tardivo o omesso invio di comunicazione che permettono l’accesso ai benefici fiscali. Il decreto-legge pone fine anche alla possibilità della regolarizzazione “in bonis”: vista la scadenza del 4 aprile 2024 per la comunicazione delle cessioni del credito per le spese sostenute nell’anno 2023 la misura esclude dalla remissione in bonis le comunicazioni trasmesse fino al 15 ottobre 2024.
Impegno e onere di preventiva comunicazione antifrode
Tra le novità del decreto, c’è l’obbligo di inviare una comunicazione antifrode a partire dal 30 marzo. Questa misura mira a prevenire i casi di frode nel settore.
Il nuovo decreto Blocca cessioni vuole evitare la formazione di nuovi crediti di imposta, eliminando cessione e sconto in fattura, ma interviene anche nel campo delle detrazioni e si introduce una comunicazione che riguarderà tutti i cantieri di superbonus attualmente in corso e quelli che saranno avviati.
Novità introdotta dal Decreto Antifrode:
L’articolo 3 del Decreto Legge n. 11/2023, denominato “Disposizioni in materia di trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili fiscalmente”, introduce l’obbligo di una “Comunicazione antifrode” per contrastare le frodi nel settore delle cessioni dei crediti edilizi e dello sconto in fattura.
A partire dal 1° gennaio 2024, per accedere alle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili (Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, ecc.), è necessario trasmettere all’ENEA i dati relativi agli interventi realizzati.
Quali dati trasmettere:
- Dati catastali dell’immobileoggetto degli interventi (identificativo catastale, indirizzo, categoria, ecc.).
- Ammontare delle spese sostenutenel 2024 alla data di entrata in vigore del decreto (fatture, ricevute, bonifici parlanti).
- Ammontare delle spese che prevedibilmente saranno sostenutenegli anni 2024 e 2025 (preventivi, stime).
- Percentuali delle detrazioni spettantiin relazione alle spese sostenute (50%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%, 110%).
Mancata trasmissione dati ENEA:
- Lavori già avviati:sanzione di 10.000 euro.
- Nuovi interventi:decadenza dall’agevolazione fiscale.
Spiegazione:
- Se non si trasmettono i dati all’ENEA per lavori già iniziati, si rischia una multa di 10.000 euro.
- Se non si trasmettono i dati per nuovi interventi, si perde il diritto all’agevolazione fiscale (bonus, detrazione, ecc.).
Esempio:
- Mario ha iniziato a ristrutturare casa sua nel 2023. Se non invia i dati all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, pagherà una multa di 10.000 euro.
- Luigi sta per iniziare a ristrutturare il suo appartamento. Se non invia i dati all’ENEA prima di iniziare i lavori, perderà il diritto al bonus ristrutturazioni.
Consigli:
- Trasmetti i dati all’ENEA il prima possibile per evitare sanzioni e perdite di agevolazioni.
- Se hai dubbi o difficoltà, rivolgiti a un commercialista o ad un altro professionista abilitato.
Anche in questo caso, si vuole acquisire più informazioni riguardanti la realizzazione di interventi soggetti ad agevolazione con lo scopo di garantire una corretta indagine preventiva per conoscere e quantificare la capacità finanziaria collegata alle misure agevolative del decreto.
Limiti all’utilizzabilità del credito d’imposta finché non si saldano i debiti con l’Erario. I crediti, inoltre, verranno sottratti prima dai “debiti”, che il contribuente ha con l’erario quei debiti dai ruoli iscritti nelle cartelle esattoriali in via definitiva.
I beneficiari de bonus che hanno debiti superiori a euro 10.000 con l’erario, non possono più beneficiare dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi fino a quando non sistemano la propria situazione debitoria.
Superbonus: stop a cessione del credito 2024 e sconto in fattura 2024
Le nuove restrizioni alle agevolazioni fiscali in edilizia rappresentano un cambiamento significativo per il settore. Tuttavia, restano comunque disponibili diverse alternative per chi desidera realizzare interventi di efficientamento energetico o di ristrutturazione edilizia.
In conclusione, l’argomento trattato in questo articolo: Superbonus: stop a cessione del credito e sconto in fattura 2024 è di grande rilevanza e impatto. Le informazioni fornite sono state esaminate in modo accurato e approfondito, offrendo una panoramica completa e aggiornata.
Link al pdf del D.L 39/2024



