Bonus Casa 2025
Come funziona il Bonus Casa 2025?
Da molti anni è attivo il sistema di detrazioni fiscali che riguarda le abitazioni, che viene definito “Bonus Casa”. Gli incentivi tributari riguardano diversi interventi che si possono fare all’interno e all’esterno di un edificio, e ogni anno cambiano. Se per un periodo di tempo ci sono state misure “innovative” come i Superbonus, con il Bonus Casa del 2025 abbiamo visto dei cambiamenti notevoli.
Vediamo quali sono e che tipo di opere edili ancora conviene fare per la casa!
Che bonus ci sono nel 2025 per la casa
Partiamo dalle basi, ossia cos’è questo Bonus e perché si differenzia dagli altri.
Tutto parte da un’agevolazione fiscale sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, presente già da molti anni (DPR 917/86 – Testo unico delle imposte sui redditi – TUIR).
La detrazione era stata pensata per essere applicata sull’IRPEF, quindi sui redditi, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Le percentuali, però, da allora sono cambiate. Se inizialmente erano al 36% delle spese sostenute e un massimale di 48.000 euro, negli anni sono state elevate in aliquote e somme differenti – ne parleremo in seguito.
Quando spetta? Si parla di Agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie per questo tipo di interventi, perché sono attive nel caso di interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia. Questi tre ambiti, sono quelli che rendono il cosiddetto Bonus Casa utile quando si effettuano dei lavori in casa.
Oltre alle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie, però, sono presenti anche altre opportunità di Bonus fiscali, come per:
- il Risparmio energetico – chi aumenta il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti
- il Bonus mobili ed elettrodomestici
- l’Agevolazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche
- il Sisma bonus
Ne parleremo più avanti, intanto specifichiamo che, di solito, chi parla di Bonus Casa si riferisce ai lavori di ristrutturazione edilizia, restauro o risanamento. Quando si cerca il Bonus Casa 2025, in più, si vogliono scoprire le agevolazioni fiscali modificate quest’anno in modo notevole– vediamo come.
Le aliquote del Bonus Casa 2025
I cambiamenti sono stati vari all’interno della Legge di Bilancio, e dal 1° gennaio di quest’anno le detrazioni fiscali hanno subito delle varianti rispetto al passato secondo due criteri.
Il primo è quello dell’aliquota differenziata in base al tipo di abitazione.
Per le spese sostenute nel 2025, la detrazione spetta:
- nella misura del 50% in caso di interventi sull’abitazione principale su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare;
- nella misura del 36% per le cosiddette “seconde case” sempre sul massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Nella seconda categoria (detrazione ridotta al 36%) rientrano gli immobili di proprietà in cui non si è residenti, ma anche quelli di cui si è comodatari e affittuari.
Della percentuale al 50% della prima casa, ne abbiamo parlato anche in diversi articoli del blog, in particolare riguardo alla ristrutturazione e Agenzia delle Entrate e al recupero del 50% sulla ristrutturazione.
I bonus edilizi in base al reddito
Un’altra questione importante, sono le nuove norme introdotte nella Legge di Bilancio 2025, che rendono più complessa la questione.
Sono stati fissati dei limiti ai massimali di detrazione per le persone che dichiarano redditi superiori ai 75.000 euro.
Il massimale che abbiamo citato per il Bonus Casa 2025, i 96.000 euro ad esempio per le ristrutturazioni, quindi, non è valido per questi contribuenti. Sarà necessario fare una riduzione, che si calcola in base al reddito e ai figli a carico. Le spese possono essere ammesse in detrazione fino ad una somma che viene determinata dal reddito complessivo a cui si applica un coefficiente in corrispondenza del numero dei figli presenti nel nucleo familiare.
Inoltre, si procede poi con uno scaglione dai 100.000 euro di reddito.
Per i contribuenti con reddito complessivo tra 75.000 e 100.000 euro, quindi, si possono verificare diversi casi in base alla presenza di figli a carico.
Per questo motivo, il calcolo esatto della detrazione viene dovrà essere sempre verificato da una persona esperta, in grado di valutare le agevolazioni fiscali, i coefficienti e i risultati.
Gli altri Bonus Casa nel 2025
Come abbiamo accennato, le agevolazioni fiscali non sono solo quelle relative alle ristrutturazioni o ai restauri. Sono previsti sgravi sulle imposte anche ai contribuenti che eseguono interventi di altra natura.
Gli interventi dell’Ecobonus
Partendo dalla questione “ecologica”, quando si migliora il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti, è possibile detrarre una parte delle spese sostenute.
Il cosiddetto Ecobonus segue la stessa regola:
- detrazione del 50% per le prime case
- detrazione al 36% per gli altri immobili.
Cambiano però i massimali da portare in detrazione, in base al tipo di intervento. Per fare qualche esempio, si va dal limite di spesa di 30.000 euro di detrazione per gli impianti di riscaldamento (climatizzazione invernale) ai 60.000 euro per gli interventi sulle strutture opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti). Fino ai 100.000 euro di detrazione per la riqualificazione energetica globale.
La rimozione delle barriere architettoniche
Questo tipo di detrazione al 75% rimane attiva, e si può applicare alle spese sostenute per i lavori che facilitano la mobilità delle persone portatrici di disabilità; quelli che puntano a superare le barriere architettoniche degli edifici.
La detrazione si applica su importi massimi variabili, da 30.000 a 50.000 euro, in base al tipo di edificio in cui avvengono gli interventi, e si può ripartire in 5 anni.
Tra i lavori su edifici e singole unità immobiliari che si possono portare in detrazione ci sono:
- l’installazione di ascensori, montacarichi, elevatori esterni all’abitazione:
- la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari:
- realizzazione di strumenti che favoriscono la mobilità interna ed esterna tramite la tecnologia (comunicazione, robotica, domotica, etc.):
- gli interventi di automazione impianti, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;
- sostituzione dell’impianto, spese di smaltimento e bonifica dei materiali/impianti sostituiti.
Attenzione, la detrazione si applica per la realizzazione dei lavori, e non sul semplice acquisto di strumenti o beni mobili. Inoltre, questione importante, non è più possibile usufruire dello sconto in fattura per questo tipo di interventi destinati alla rimozione barriere architettoniche.
Il Sisma bonus 2025 che equipara tutte le opere
Adottare delle misure antisismiche negli edifici è stato un criterio incentivato in diversi modi negli ultimi anni; mentre nel 2025 ha subito una “pausa” potremmo dire.
Si continua a poter detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi, ma ora è ridotta. Anche in questo caso, gli interventi sono diversificati in base al tipo di abitazione:
- aliquota del 50% sugli interventi delle abitazioni principali
- aliquota del 36% negli altri casi (seconde case).
In ogni caso, il massimo di spese sostenute che è possibile detrarre è di 96.000 euro, ma si può raggiungere la quota di 136.000 sulle parti comuni degli edifici condominiali in cui si effettuano lavori di riduzione del rischio sismico e riqualificazione energetica. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
La novità è che fino al 2024 le agevolazioni fiscali più alte erano concesse quando veniva ridotto il rischio sismico della zona in cui si trova l’edificio.
Ricordiamo, infatti, che dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo, ma le zone di rischio sono differenti. Esistono zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3).
Secondo la Legge di Bilancio 2025, però, ad oggi si applicano le stesse aliquote a tutte le tipologie di interventi antisismici eseguiti in qualsiasi zona sismica.
Per fare un esempio: un intervento antisismico che prevedeva la demolizione e ricostruzione dell’intero edificio (con riduzione di due classi di rischio), poteva essere detratto all’85% mentre ora è detraibile al 50% o 36%.
Di contro, dal 2025 queste percentuali (50-36) si applicano sempre ai lavori antisismici, anche se la riduzione del rischio è solo di una classe.
Nel dettaglio, comunque, la questione può riguardare diversi tipi di interventi ed è sempre bene consultare degli esperti nei lavori antisismici.
Il Superbonus esiste ancora?
Dipende dalla data in cui hai iniziato i lavori. Si agevolano solo i condomini per gli interventi datati prima del 15 ottobre 2024 – quindi il Superbonus non è più valido per i lavori iniziati nel 2025.
L’aliquota spettante è al 65%, sempre fermo restando che gli interventi siano stati avviati al 15 ottobre 2024 – giorno in cui bisogna aver presentato la CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata).
Il Bonus mobili ed elettrodomestici
Questa detrazione rimane al 50% su un massimo di 5.000 euro, per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La condizione per il Bonus Mobili è che:
- questi beni siano destinati all’immobile ristrutturato;
- per gli elettrodomestici, che siano di classe energetica non inferiore alla classe A (forni), classe E (lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie), classe F (frigoriferi e congelatori).
Sono comprese le spese di trasporto e montaggio, che possono essere calcolate nel massimale.
La detrazione, in questo caso, verrà ripartita in 10 rate di uguale importo.
La scelta per il Bonus Casa 2025
Riassumendo la questione, potremmo dire che quando si intraprendono dei lavori di rinnovamento o restauro, o adeguamento antisismico, sicuramente la differenza la fa la cosiddetta “prima casa”.
Un’agevolazione al 50% è un vantaggio quando si devono effettuare degli interventi sostanziali, come una ristrutturazione degli interni oppure un rifacimento del tetto. In questi casi i costi sono un investimento a lungo termine, e vanno anche valutate le agevolazioni fiscali – altrettanto a lungo termine.
Inoltre, anche per i lavori di efficienza energetica – quelli che possono rientrare nel Bonus Casa – i vantaggi sono interessanti sia per l’isolamento della casa sia per il ritorno in termini di detrazione sulle imposte.
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