Bonus tetto 2025
Per il Bonus tetto 2025, tempo limitato per ottenerlo
A volte è necessario per riparare dei danni, altre volte può essere utile per ridurre i costi energetici. Un rifacimento del tetto è un intervento che ha un costo consistente, per questo è utile conoscere tutte le facilitazioni fiscali presenti. La Legge di Bilancio 2025 ha decretato una conferma riguardo le detrazioni degli anni scorsi, anche se con dei cambiamenti. Vediamo quali sono
Le nuove detrazioni fiscali, la differenza tra prima casa o altre abitazioni
L’Agenzia delle Entrate considera il rifacimento delle coperture degno di detrazione fiscale, come testimoniano i cosiddetti “Bonus Tetto” attivi da molti anni. La riduzione sulle imposte dovute, in base all’Irpef, fa parte delle “agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie” che comprendono anche le coperture.
Quest’anno, però, le agevolazioni hanno subito dei cambiamenti, importanti da conoscere prima di fare ogni progetto e investimento.
Le nuove detrazioni fiscali: prima casa o altri immobili?
Quando si parla di Bonus Tetto 2025 si devono specificare le principali forme di detrazione fiscale presenti, previste per la ristrutturazione tetto. In questo caso, dal 1° gennaio di quest’anno è cambiato il parametro di applicazione delle aliquote, insieme alle aliquote stesse.
L’agevolazione ha subito modifiche in base all’edificio da rinnovare.
- Per rifare il tetto della prima casa, la detrazione rimane al 50% per tutto il 2025. È stato confermato il limite massimo di spesa: 000 euro per ogni unità immobiliare.
- Per rifare il tetto delle abitazioni / immobili diversi dalla casa principale (seconde e terze case), nel 2025 la detrazione scende al 36%. Si mantiene il limite di spesa a 96.000 euro.
Queste percentuali si applicano alle spese sostenute per le opere che rientrano negli interventi di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria, manutenzione ordinaria (nei condomini), restauro, risanamento conservativo degli edifici.
Citiamo, inoltre, quali sono gli interventi sulla copertura che possono essere inclusi nel Bonus Ristrutturazione – detto anche Bonus Casa.
Interventi di ristrutturazione per singole unità abitative o condomini
Per quanto riguarda le case indipendenti – singole unità – sono varie le opere ammesse alla detrazione del Bonus Tetto 2025, con diverse modalità. Tra gli interventi più comuni, sicuramente ci sono quelli relativi al rifacimento tetto e sottotetto.
Rifacimento del tetto e manto di copertura
- Sostituzione dell’intera copertura.
- Modifica della pendenza delle falde con o senza aumento di volume.
- Sostituzione delle travi del tetto con modifiche.
- Sostituzione totale delle travi, per la formazione di un nuovo tetto.
- Sostituzione delle tegole con altre di materiale e/o forma diverse.
Ristrutturazione del sottotetto
- La riparazione del sottotetto, modificando la posizione preesistente; con interventi di sostituzione dei sanitari e inserimento di innovazioni con caratteristiche diverse da quelle preesistenti.
- Il sottotetto può essere trasformato, attraverso varie opere edilizie, con modifiche interne ed esterne. Si può attuare la modifica senza il cambio della destinazione d’uso.
- Lo spazio può essere trasformato in una nuova unità immobiliare abitabile nel sottotetto. Le opere edilizie sono detraibili purché il sottotetto sia già compreso nel volume.
Rifacimento del solaio
- Opere per la sostituzione dei vecchi solai di copertura con materiali diversi dai preesistenti – un vero e proprio rifacimento.
- La sostituzione di solai interpiano, senza modifica delle quote, è ammessa all’agevolazione fiscale.
- Il lavoro per l’adeguamento dell’altezza dei solai è altrettanto contemplato nelle opere da portare in detrazione.
Altri interventi sulle singole unità abitative che rientrano nel Bonus Ristrutturazione, sono quelli relativi ai lucernari. Si può agire con la creazione di nuove aperture o la sostituzione di vecchi lucernari con altri, dotati di sagoma e colori diversi dai preesistenti. È compreso anche l’intervento per installare una nuova canna fumaria oppure per il suo rifacimento; così come i lavori di riparazione o rifacimento sui cornicioni.
Inoltre, è possibile ristrutturare il soppalco con delle innovazioni rispetto alla struttura precedente. In alternativa, si può detrarre anche la nuova costruzione di un soppalco.
Gli interventi sulle parti condominiali sono simili per quanto riguarda tetto, sottotetto e altri elementi di copertura. Nei lavori destinati al condominio, spesso è specificata la necessità di conservare le caratteristiche preesistenti, cambiando solo i materiali di copertura.
I dettagli possono essere vari, essendo presenti criteri sia di ristrutturazione sia di risanamento conservativo.
Ecobonus e tetto nel 2025
Oltre alle ristrutturazioni, sono presenti anche vantaggi fiscali per gli interventi di efficientamento energetico che possono rientrare nell’Ecobonus (bisogna da scegliere l’una o l’altra delle agevolazioni).
Si può far rientrare un’opera nell’Ecobonus quando si tratta di un intervento che migliora l’efficienza energetica dell’edificio. I lavori edili sugli edifici esistenti e le prestazioni professionali correlate, possono essere portati in detrazione – l’importante è che siano attestati come riqualificazione energetica delle coperture.
Come per la ristrutturazione, anche queste opere vengono considerate con parametri relativi all’immobile, che confermano la strategia di riduzione delle aliquote nel 2025.
- Prima casa: si possono portare in detrazione gli interventi di riqualificazione al 50%.
- Altre case: l’aliquota per le opere edili sul tetto scende al 36%.
- Massimale detraibile: è fissato a 60.000 euro per unità immobiliare, uguale sia per prime che per seconde case.
Le opere di efficientamento sono calcolate comunque in base alla zona climatica e ad altri fattori previsti nelle valutazioni tecniche del risparmio energetico ottenuto. Inoltre, un altro fattore che fa la differenza è la sostenibilità dei materiali, oltre alle loro prestazioni di alto livello.
Per quanto riguarda il rimborso fiscale, rimane il criterio di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo, per 10 anni.
Quali interventi sul tetto sono agevolati
Abbiamo citato la riqualificazione energetica come criterio, perché ogni attività effettuata sulle coperture dovrà aumentare il livello di efficienza energetica dell’edificio -già dotato di impianto di riscaldamento.
Sono compresi i lavori relativi a:
- coibentazione del tetto e sottotetto, ossia il rifacimento della struttura per migliorare l’isolamento termico;
- realizzazione della copertura con materiali isolanti ad alta efficienza energetica – che aiutano a ridurre la dispersione di calore;
- installazione degli impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Per usufruire della detrazione, la condizione è che venga presentata una documentazione sul risparmio energetico conseguito. Non ci sarà necessità di realizzare opere edilizie, come nel caso della ristrutturazione.
Bonus Ristrutturazione o Ecobonus?
Ad oggi, non ci sono differenze nelle aliquote tra i due Bonus, come in passato.
Se si desidera far rientrare le opere relative agli impianti nel Bonus Ristrutturazione, allora si dovranno inserire all’interno della manutenzione straordinaria come interventi finalizzati al risparmio energetico.
Tali interventi, lo ricordiamo, devono avere come base l’installazione di impianti che impiegano fonti rinnovabili di energia per soddisfare il fabbisogno dell’abitazione (illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, etc.). Rientra tra questi lavori, per esempio, l’installazione di un impianto solare termico, di un impianto fotovoltaico sul tetto per la produzione di energia elettrica e l’installazione di tegole solari.
Aprendo una parentesi, l’installazione dei pannelli fotovoltaici di solito segue delle detrazioni e dei contributi a parte, previsti proprio per una maggiore transizione energetica – ne abbiamo parlato a proposito delle agevolazioni fotovoltaico.
Rifacimento tetti e altre detrazioni fiscali – Super Bonus e Sisma Bonus
I possibili interventi sulla copertura rientrano anche in questo tipo di agevolazioni, se seguono alcuni criteri. La premessa è che nel 2025 sono cambiati diversi parametri, quindi alcune detrazioni sono presenti in modo ridotto rispetto al passato.
Per quanto riguarda il Super Sisma Bonus 2025, le percentuali sono variabili. Non tanto in base alle categorie di interventi edilizi, dato che ogni opera deve rispondere al criterio antisismico – contro crolli e danni da terremoti sulle coperture. La messa in sicurezza delle coperture è un lavoro che viene valutato nella sua importanza come investimento nella sicurezza. Per questo, fino ad oggi le opere erano soggette a detrazione fiscale in base ai risultati e alla zona sismica di appartenenza.
Rispetto al passato, la Legge di Bilancio attuale ha rimodellato il Sisma Bonus riducendo le aliquote e, come per altri Bonus Tetto 2025, dividendo nettamente tra prima case a altre abitazioni.
Le aliquote vano dal 50% per prime case fino al 36% per seconde case, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Relativamente al Superbonus 2025, partiamo dal fatto che è riservato solo ai condomini, ai proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari (distintamente accatastate) e ad enti del terzo settore – come Onlus, ODV (organizzazioni di volontariato) e APS (associazioni di promozione sociale).
La percentuale da portare in detrazione è scesa al 65%, ed è riservata a chi ha presentato la documentazione al 15 ottobre 2024.
Date queste premesse, è complicato accedere oggi al Superbonus a meno che non si soddisfino tali requisiti. In ogni caso, per informazione, nel Superbonus sono inclusi gli interventi trainanti per l’isolamento termico e la coibentazione del tetto.
Distinzione dei Bonus 2025 per fasce di reddito
Un’ulteriore differenza, da valutare in sede Irpef, è quella che stabilisce un massimo di possibili detrazioni in base al reddito. Riassumendo, l’importo da considerare nelle agevolazioni fiscali è questo:
- tra i 75.000 euro e i 100.000 di reddito euro il limite di detrazione fiscale è di 14.000 euro;
- oltre i 100.000 di reddito euro il limite di detrazione fiscale è di 8.000 euro.
I limiti si applicano anche in base ai coefficienti, applicati a seconda del nucleo familiare, con o senza figli a carico. I Bonus Edilizi, come altri Bonus, avranno quindi un margine di detrazione differente.
La questione è abbastanza complessa, dato che coinvolge il coefficiente in base ai figli, come abbiamo accennato. Chi desidera una detrazione per il rifacimento del tetto, quindi,
dovrà richiedere una simulazione di calcolo esatto all’interno di una consulenza specifica per il Bonus Tetto 2025.
Il 2025 per privati o aziende
Oltre alla distinzione tra prima e seconda casa, che spetta alle abitazioni, le agevolazioni per il rifacimento del tetto sono destinate anche alle imprese.
Le detrazioni sono spendibili dalle aziende e non solo dalle persone fisiche (proprietari, locatari, titolari di diritti reali e di godimento sull’immobile).
I lavori agevolabili per le coperture industriali come tetti dei capannoni, sono quelli che apportano un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio.
Un capannone, ad esempio, può favorire un efficientamento energetico anche tramite la bonifica amianto, quando è presente l’Eternit, e la sostituzione con una nuova struttura o manto di copertura, realizzati seguendo i criteri del risparmio energetico.
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