Coppi in laterizio

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Coppi in laterizio

Coppi in laterizio sui tetti: cosa sono e perché sono così apprezzati da secoli

Le coperture storiche d’Europa sono proprio queste, le classiche “tegole curve” che in realtà si chiamano coppi. Il fascino del paesaggio mediterraneo è legato ai suoi tetti in laterizio e a questi elementi, che cambiano persino nome in base alla regione. Scopriamo meglio le loro caratteristiche e come utilizzarli per realizzare o rifare le coperture delle abitazioni.

Cosa sono i coppi, la loro storia e l’uso moderno

Questi elementi derivano dalle architetture del mondo classico, già usate dai Greci e dagli Etruschi. Furono i Romani, però, a diffonderle grazie all’espansione dell’impero. Nell’antica Roma era normale usare la terracotta, per creare le coperture con gli elementi tegula (piatta) e imbrex (curvo ad arco).

I coppi in laterizio ricoprivano i tetti con le loro parti curve rivolte verso l’alto, per facilitare il deflusso delle acque piovane. La forma semicilindrica è rimasta nella nostra tradizione costruttiva, anche con altri sistemi di incastro tra tegole, coppi e altre varianti nate nel Medioevo.

Quando ci si chiede che differenza c’è tra tegole e coppi, quindi, bisogna ricordare la loro forma storica: tegole piatte e coppi curvi.
Anche se ormai si parla quasi sempre di tetti in tegole e definire cosa si intende per coppi spesso è da specialisti conoscitori. A volte, infatti, i coppi sono detti anche tegole curve per quest’abitudine linguistica.

A volte si parla di tegole pure quando il tetto, in alcune zone, è formato dalla copertura con due strati di coppi in laterizio entrambi curvi. Si posano due file alternate tra coppi concavi (canale) e convessi (copertura), che necessitano di un intervento particolare – di cui parleremo più avanti.

Perché si usa il laterizio e a cosa serve nelle coperture

Come abbiamo visto, la terracotta è comparsa già anticamente nel nostro territorio, per le sue ottime proprietà. Il laterizio, infatti, è un materiale che deriva dalla cottura dell’argilla (da qui terracotta), facilmente disponibile per lavorazione. Viene ancora oggi usato per creare mattoni, mura, coperture, solai, tramezzi e tante altre strutture ed elementi edilizi, come i coppi in laterizio.

La differenza è data dalle tipologie di laterizi, dato che possono variare le componenti delle argille da impastare, per adattarle a varie applicazioni. Di solito, per creare dei coppi o strutture simili per le coperture, si cuociono le argille che donano laterizi a pasta compatta, provvisti di importanti caratteristiche:

  • impermeabilità all’acqua piovana
  • resistenza all’usura
  • resistenza a sollecitazioni meccaniche (compressione, flessione, etc.).
  • resistenza agli agenti atmosferici come il gelo e il calore
  • capacità di favorire l’isolamento termico e acustico.

Principalmente, nei tetti il laterizio serve a sfruttare le sue doti impermeabili, per evitare che l’acqua penetri nella struttura sottostante del tetto ma anche per evitare che venga assorbita dai coppi stessi.

Coppi in laterizio

La produzione dei coppi

La cottura tradizionale avveniva in stampi precisi, dalla forma conica dei coppi in laterizio voluti – detti, appunti, anche coppi in cotto. Ad oggi, il lavoro industriale utilizza procedimenti di formatura e cottura per ottenere dimensioni sempre più precise e analoghe per tutti i coppi da usare.

In ogni caso, si dovrà creare una sagoma spessa e ricurva al punto giusto per l’incastro – fondamentale nei sistemi che favoriscono il deflusso delle acque. Da questa forma nasce la differenza tra tegole, coppi, tegole portoghesi, etc. Oltre alle diversità regionali di dimensioni tra coppi romani, toscani e così via.

I coppi in laterizio sono prodotti ancora con l’argilla, anche se per questioni ambientali il prelievo deve avvenire in modo sostenibile dal terreno. Da tempo, comunque, si stanno diffondendo versioni in metallo, cemento o altri materiali compositi.

Nei tradizionali elementi in terracotta, alcuni elementi seguono dimensioni e stili tramandati nel tempo.

  • Per i coppi le dimensioni tipiche sono quelle di 45 cm di lunghezza per 13-14 cm di larghezza; fino a misure di 50 cm e 20 cm per coppo mediterraneo, Gallura o altre varianti.
  • Il peso varia in base alle misure da 1,5 kg a 2,8 kg circa (spesso maggiore delle tegole),
  • La tavolozza dei colori va dal tipico rosso al marrone scuro, in base alle tradizioni locali e alle preferenze.
  • La finitura dei coppi può essere liscia o rigata.

La posa dei coppi in laterizio

Questi elementi possono essere inseriti sulla copertura in file alternate, di cui abbiamo accennato, creando la struttura del coppo concavo e convesso, tipica italiana.

In alternativa, si può usare il coppo in laterizio da sovrapporre alla tegola piana, nella posa alla romana o alla fiorentina, di classica memoria.

Nel primo caso, i coppi sovrapposti avranno bisogno di un sistema ancoraggio forte.

Nel secondo caso, si usano le tegole che sono fissate più stabilmente con la struttura del tetto, a contatto diretto.

In ogni caso, tra i sistemi più utilizzati ci sono:

  • la listellatura parallela alla linea di gronda – si posano dei listelli, elementi lunghi e rigidi che servono per il posizionamento dei coppi; gli elementi si agganciano grazie alla forma;
  • la listellatura secondo la linea di massima pendenza – i listelli di ventilazione sono posati seguendo la pendenza, per assicurare la ventilazione del tetto;
  • i sistemi puntiformi – sono diffuse le pose che fissano i coppi tramite ancoraggio su appositi elementi di appoggio e rialzo, assicurando la ventilazione sotto.

La posa dei coppi in laterizio segue anche la pendenza della falda, solitamente minimo al 30%. Uno svantaggio di questo tipo di copertura, legato anche alla sua pendenza, è quello di tendere a scivolare verso il basso. Sarà necessario predisporre, quindi, dei sistemi per garantire una posizione stabile dei coppi quando la pendenza o le caratteristiche del tetto lo richiedono.

Nella posa dei laterizi sul tetto, quanti coppi servono per fare 1 mq? Questa misura varia perché dipende molto dalle misure e dai sistemi. Per quelli in sovrapposizione (canali e coperte), si può in linea di massima dire che con circa 28 coppi si copre la superficie di 1 metro quadrato – due strati da 14. Ne abbiamo parlato anche in questo articolo sui coppi al metro quadro.

Le caratteristiche dei tetti con i coppi

Oltre ai vantaggi di tenuta e isolamento, i coppi in laterizio rendono anche un piacere di tipo estetico nell’architettura. Come abbiamo scritto, questa tipologia di tetti è la più diffusa in Italia, negli edifici storici e non. La tipica forma semicilindrica può variare con i coppi veneti, fiorentini, piemontesi, sardi, e così via.

Utilizzando le varie forme, si può creare un tocco rustico e affascinante per l’edificio – sia nella scelta di un aspetto classico sia per uno stile architettonico moderno e rivisitato con rimandi tradizionali.

Specialmente se si tratta di una casa di campagna, l’intenso colore rosso dell’argilla conferisce calore e crea un punto vivace, creando un design esterno armonioso nel paesaggio.

Dovrete solo valutare quale sistema e coppo utilizzare, per prevenire ogni problema durante la manutenzione del tetto.

Quanto costa realizzare un tetto con coppi in laterizio?

Il prezzo di queste coperture non è eccessivo, rispetto ad altre soluzioni, ma dipende come sempre da molte varianti.

Per ogni dettaglio, puoi rivolgerti ai nostri esperti General Cover: potranno fornire una consulenza sulle modalità di costruzione del costo di rifacimento del tetto .

La nostra impresa, specializzata nelle coperture con tegole e coppi, è operativa in Lombardia, particolarmente nelle province di Como, Milano, Lecco, Monza Brianza e Varese.

 

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