Fotovoltaico in centro storico
Il fotovoltaico in centro storico, si può installare?
Anche se l’uso dell’energia rinnovabile è sempre più favorito a livello governativo, esistono dei limiti per l’installazione dei pannelli solari fotovoltaici. Nelle aree protette e dove sono presenti edifici tutelati, vengono applicate restrizioni ben codificate nel Codice di Tutela dei Beni Culturali.
Vediamo cosa c’è da sapere riguardo il fotovoltaico nei centri storici, e come assicurarsi che l’impianto rimanga sempre nel rispetto delle normative vigenti.
Gli impianti solari nei centri storici e il Codice di Tutela dei Beni Culturali
L’Italia si potrebbe considerare un’enorme area di conservazione per quanto riguarda le città e i borghi, dato che rappresenta un territorio di particolare interesse a livello architettonico o storico.
Per questo motivo, da molti decenni sono state introdotte delle regole dedicate a tutelare l’aspetto di molti edifici.
I vincoli derivano dal D.lgs. 42/2004, ossia il Codice del Paesaggio e dei Beni Culturali, che prevede delle restrizioni urbanistiche per diverse zone ed edifici antichi, presenti nelle aree urbane e rurali. In Lombardia, per esempio, si va dagli edifici prestigiosi del centro di Milano o Como, fino alle case dei borghi antichi lombardi o le cascine d’epoca della Brianza.
Le aree sotto tutela non riguardano solo i singoli edifici, ma l’intero stile o atmosfera di un’area cittadina o un borgo sono protetti dalla legge. Per questo, esistono anche regolamenti locali come il Piano Regolatore Comunale e il relativo Regolamento Edilizio, per tutelare alcune specifiche aree di valore storico o ambientale.
Di contro, bisogna considerare che negli ultimi anni sono state introdotte delle regole meno rigide per alcune questioni dibattute; come la potenza massima degli impianti fotovoltaici oppure l’inclinazione dei pannelli solari – ne parleremo più avanti.
Chi desidera per il proprio edificio un impianto fotovoltaico in centro storico, quindi, dovrà confrontarsi con norme specifiche per l’installazione di moduli solari. È bene conoscere sia limiti sia la liberalizzazione, dato che recentemente le normative sono cambiate!
Regole generali per l’installazione dei pannelli fotovoltaici
Il primo concetto, da ribadire, è quello dei beni culturali e beni paesaggistici, tutelati e soggetti a vincoli. Nel caso che ci interessa, secondo il Codice del Paesaggio e Beni Culturali del 2004 si tratta di beni immobili che presentano un interesse artistico, storico, archeologico; oltre a valori storici, culturali ed estetici del territorio. Questi edifici vengono considerati testimonianze che possiedono un “valore di civiltà” e sono riunite in una categoria tutelata.
Ogni tipo di opera e lavori su beni culturali devono essere sottoposti all’autorizzazione per interventi di edilizia, rilasciata dalla soprintendenza.
In questi interventi erano inclusi anche gli impianti fotovoltaici, almeno fin quando le regole non sono cambiate. Negli anni sono stati avviati delle innovazioni, come abbiamo accennato, per alcune questioni burocratiche.
Fotovoltaico nei centri storici: come si è evoluta la normativa
Le regolamentazioni e normative in merito agli impianti di energia rinnovabile sono molte e intricate, quindi possiamo dare solo alcune indicazioni principali.
Nel 2004 si partiva dal fatto che i pannelli fotovoltaici possono deturpare l’impatto estetico di un palazzo rinascimentale, ma anche il paesaggio in cui è inserita una casa antica di una cittadina o di un borgo.
Cosa è successo nel frattempo?
Nel 2022 è uscito il cosiddetto Decreto Bollette (Decreto Legge 17/2022) che ha mitigato la situazione con delle semplificazioni per installare gli impianti fotovoltaici nei centri storici.
La motivazione è data dal fatto che la presenza dei pannelli fotovoltaici non è solo un fattore di disturbo visivo, ma anche un’evoluzione necessaria per motivi energetici, ormai accettata dalla sensibilità collettiva.
Praticamente, il fotovoltaico conviene e i pannelli solari sono considerati elementi normali nel paesaggio. L’importante, per la legislazione, è che non venga modificato l’assetto esteriore complessivo dell’area circostante o del bene immobile. In pratica, rimane il vincolo di tutela e paesaggistico ma oggi la procedura è più accessibile.
A tal fine, nel 2002 sono state modificate alcune caratteristiche:
- la posa dei moduli solari sulle coperture esistenti è assimilata alla manutenzione ordinaria, ossia in regime di edilizia libera;
- non è più presente la restrizione su inclinazione e orientamento dei pannelli fotovoltaici, che impediva un migliore adattamento alle esigenze energetiche;
- è semplificata le procedure per l’installazione degli impianti FV anche nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico e nei centri e nuclei storici (Zone A del DM 1444/68);
- è stato aumentato il limite di potenza per gli impianti che possono accedere a questa procedura semplificata, fino a 200 kW;
- è stata introdotta la possibilità di usare il Modello Unico Semplificato del GSE, per facilitare l’installazione degli impianti fotovoltaici;
- le cause del rifiuto di autorizzazione dovranno essere stringenti, non solo estetiche; perché l’energia solare è considerata un contributo indiretto alla tutela dei valori paesaggistici.
Le novità per il fotovoltaico in centro storico nel 2024
Partendo dai cambiamenti attuati, già nel 2023 è stata prevista una particolare forma di silenzio assenso nel Decreto PNRR.
Un cambiamento importante, perché le richieste presentate presso il Comune (o la Regione, Provincia, Soprintendenza, etc.) dopo 45 giorni dal deposito sono automaticamente approvate. A meno che non ci sia un preavviso di rifiuto comunicato o non ci siano richieste di modifiche al progetto. A prescindere dallo stato di avanzamento della pratica, la realizzazione degli interventi sarà consentita!
Cosa rimane della tutela dal fotovoltaico nel 2024?
- Il progetto dell’impianto dovrà comunque rispettare le condizioni di compatibilità architettonica e paesaggistica previste nelle aree urbane centrali.
- I moduli fotovoltaici non dovranno avere un impatto tale da influire negativamente sulla sua integrità architettonica ed estetica dell’edificio.
- Si rinforzano divieti e vincoli del Comune (PRG e Regolamento edilizio) e della Regione, per disciplinare l’installazione dei pannelli solari fotovoltaici, oltre le Soprintendenze.
In cosa consiste la semplificazione?
La posa di un impianto fotovoltaico in centro storico non dovrà affrontare un lungo iter burocratico per l’autorizzazione. In questo modo si mantiene il rispetto del contesto storico ma si agevola l’introduzione degli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabili.
Chi abita in centro, quindi, avrà meno rifiuti categorici ma non sarà certo tutto automatico. In ogni caso dovrà sempre richiedere le autorizzazioni per installare il FV, che sono d’obbligo a causa del vincolo paesaggistico.
I passaggi per installare il fotovoltaico nelle zone soggette a tutela culturale e paesaggistica
La preparazione e la presentazione delle richieste di autorizzazione, va predisposta per tempo (viste le tempistiche medie) e con tutte le carte in regola, per evitare futuri problemi.
1 – Verificare se l’immobile rientra nella categoria dei beni tutelati
- Controllare quali gradi di tutela e prescrizioni prevede il provvedimento di vincolo paesaggistico, per impedire o condizionare l’installazione dell’impianto.
- Consultare i documenti comunali: le regolamentazioni per gli interventi su edifici storici sono nel Piano Urbanistico Comunale (PUC) e nel Piano di Assetto del Territorio (PAT).
- Consultare i documenti regionali integrativi, come ad esempio il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) in Lombardia.
- Acquisire tutte le informazioni sulle zone vincolate e le condizioni vigenti per le modifiche edilizie.
- Rivolgersi alla Soprintendenza per ottenere indicazioni su altri vincoli e autorizzazioni necessarie – è l’ente responsabile della tutela del paesaggio e del patrimonio culturale.
- Ricordiamo che la Soprintendenza è regionale e in alcuni casi cittadina, come la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano.
- Utilizzare strumenti per la verifica professionale di architetti e ingegneri, nei casi poco chiari o dove ci siano dei dubbi sui requisiti normativi da rispettare.
2 – Avviare l’iter burocratico per installare un impianto fotovoltaico
- Contattare un professionista (architetto, geometra) o un’impresa per il fotovoltaico specializzata, per impostare correttamente le pratiche.
- Incaricare il professionista o l’impresa per elaborare la progettazione dell’impianto, in conformità con i criteri estetici e strutturali imposti dal Comune o dalla Soprintendenza.
- Valutare le condizioni imposte dal Comune per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, da integrare nella sagoma dell’edificio con eventuali forme, finiture e colori.
- Verificare se ci siano le condizioni per cui non sono richieste autorizzazioni: un tetto con pannelli fotovoltaici nascosti e integrati nelle strutture.
3 – Informarsi se si può procedere senza permessi
In alcune circostanze eccezionali si può avviare l’iter burocratico con una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) semplificata. Abbiamo visto che ormai nel 2024 sono possibili le installazioni del fotovoltaico anche nei centri storici, quando rispettano alcuni criteri.
Tra questi, l’impianto dovrà trovarsi presso punti di prelievo già in funzione, e presentare una potenza nominale massima di 200 kW. Inoltre, gli interventi non dovranno comprendere modifiche significative alla rete di connessione.
La semplificazione, ovviamente, è possibile a condizione che la posa in opera rispetti le norme estetiche e funzionali dei regolamenti locali, comunali o regionali.
4 – Non trascurare le norme edilizie
È fondamentale considerare le condizioni che possono interessare degli edifici storici e la posa dei pannelli solari, anche da altri punti di vista. Quando si installa un impianto fotovoltaico, bisogna verificare la capacità del tetto di sostenere il peso dei pannelli FV. Si tratta pur sempre di coperture storiche, e non vanno trascurati i dettagli statici di questi tetti antichi, oltre agli ornamenti decorativi.
Sarà pure necessario controllare la compatibilità dell’impianto con il sistema elettrico, per un’installazione a norma. Se l’edificio non è conforme alle normative vigenti, perché magari si tratta di una vecchia casa, potrebbe essere necessario effettuare dei lavori ulteriori. Soprattutto se si tratta di un sistema fotovoltaico con accumulo oppure dotato di particolari dispositivi.
Come minimizzare la presenza di un impianto fotovoltaico nella struttura del tetto
L’ultimo punto dell’iter burocratico, che tale non è, rivela la possibilità di installare dei moduli FV senza autorizzazione. È mai possibile? Solo se si tratta di pannelli solari “invisibili” da fuori.
Questi sistemi:
- evitano l’impatto estetico negativo
- non alterano l’aspetto esteriore dell’immobile e la sua decorazione storica
- i pannelli non sporgono dalla copertura – non si vedono mentre svolgono il loro lavoro!
Sono l’ideale per chi cerca una soluzione per la posa di un impianto fotovoltaico in centro storico, in Lombardia come in altre regioni. In ogni caso, è necessario seguire il criterio di integrazione nei contesti di pregio storico e paesaggistico.
Tra le soluzioni più ricercate per i centri storici troviamo:
- pannelli fotovoltaici trasparenti in plastica o vetro; eleganti e funzionali, lasciano passare la luce naturale mentre catturano i raggi UV; adatti per finestre, lucernari, balconi e balaustre, dove mantengono l’estetica originale dell’edificio.
- pannelli fotovoltaici colorati; si integrano con le strutture esistenti, rispettando l’estetica originaria con una mimesi cromatica; possono essere personalizzati in base allo stile architettonico dell’edificio o dell’epoca a cui risale il borgo storico;
- tegole fotovoltaiche; permettono di mantenere il classico tetto in tegole all’italiana, tipico dei nostri centri storici, mentre generano energia fotovoltaica; sono personalizzabili con diversi colori e tipologie (coppi toscani, tegole romane, etc.).
Come installare un impianto fotovoltaico in un centro storico della Lombardia
Dare dei tempi e dei costi indicativi non è facile, dato che le procedure da seguire sono diverse rispetto ad un semplice impianto fotovoltaico chiavi in mano.
Con la nostra esperienza nella realizzazione di impianti fotovoltaici nel territorio lombardo, possiamo garantire la professionalità necessaria per avviare le pratiche e per la posa dei pannelli solari.
Se desideri un progetto per il fotovoltaico nei centri storici o aree vincolate, i nostri tecnici possono verificare se sono presenti i presupposti per l’installazione. Per evitare future contestazioni o illeciti paesaggistici.
Ti assicuriamo un progetto completo per un impianto fotovoltaico in centro storico a Milano e nei comuni e borghi lombardi di Como, Lecco, Varese, Monza, della Brianza e della Lombardia
Contattaci subito, otterrai un preventivo gratuito!
Chiama ai numeri 031 734043 (fisso) 327 2504555 (cellulare)
Richiedi un preventivo cliccando sul pulsante in basso