Danni da grandine
Danni da grandine sul tetto: quali sono e come ripararli
La grandinata è uno degli eventi atmosferici più temuti, per il suo potere distruttivo. Specialmente sul tetto rappresenta un pericolo. Oltre all’impatto iniziale dei chicchi di grandine sulla copertura, favorisce l’ingresso dell’acqua quando questi si sciolgono – creando altri danni da grandine. Cosa fare? Spesso questo tipo di tempesta arriva rapidamente, quindi il sistema di protezione deve essere sempre attivo, connaturato al tetto.
Come resiste alla grandine il manto di copertura
Vediamo in che modo questo evento influisce sui diversi materiali del tetto. Di solito, la maggior parte dei manti di copertura sono strutturati per resistere ai danni da grandine, ma la reazione può essere diversa. È utile sapere quali accidenti può subire un materiale piuttosto che un altro, per prendere i giusti provvedimento o per procedere ad una tempestiva manutenzione del tetto.
Il motivo è che la grandinata, anche se non causa problemi immediati, potrebbe indebolire e compromettere la struttura senza dare segni troppo evidenti inizialmente. Qualsiasi componente del tetto va controllato, nonostante a prima vista sembri integro.
Tetti in tegole
Se il tuo edificio ha delle tegole in argilla, oppure in cemento o ardesia, può essere particolarmente vulnerabile ai danni da grandine. Questo tipo di precipitazioni può creare rotture, incrinare le tegole o portarle via dal tetto a causa del forte impatto e del vento.
- Se le tegole vengono distaccate dal sottostante strato e spostate, inoltre, potrebbero colpire e danneggiare altre parti del tetto.
- La presenza di crepe e rotture, invece, potrebbe causare infiltrazioni d’acqua. I punti del tetto scoperti e le tegole screpolate, non possono proteggere efficacemente il manto di copertura dalle intemperie.
- Un sottotetto esposto – se le tegole sono state spazzate via – può presentare gravi problemi di tenuta. Una grandinata può compromettere gli elementi sottotegola e gli strati impermeabili o isolanti.
Per tali motivi, è importante ispezionare subito i tetti in tegole dopo una grandinata e, in caso, procedere ad una riparazione della copertura. Stesso discorso vale se il manto è creato con scandole in legno, che si possono particolarmente danneggiare con una grandinata, aprendo le porte alle infiltrazioni d’acqua e alla crescita di muschio, muffe, legno marcio, etc.
Coperture metalliche
Quando l’edificio è dotato di coperture in lamiera o lastre metalliche, i bozzi causati dalla grandine sono facili da individuare. Questo materiale, di contro, è pensato per una grande resistenza e durata nel tempo, quindi il metallo resisterà bene agli impatti della grandinata, tranne quelli più gravi. Per tale motivo sarà necessario, dopo l’evento atmosferico, cercare le ammaccature o le forature della copertura.
Prima di pensare subito ad un’eventuale ristrutturazione del tetto bisogna procedere ad un’attenta ispezione, annotando i danni – anche di lieve entità – per capire quali sono i punti deboli della copertura. È lì che si potrebbe potenziare la robustezza dei materiali per rendere più affidabile il manto.
Grondaia e camino
Bisogna fare attenzione alle crepe oppure alle forature, dato che consentono all’acqua piovana di infiltrarsi nel sottotetto. Senza trascurare le piccole fessure, che possono avere un grande impatto sull’efficacia del sistema di grondaia.
Stesso discorso per la struttura del camino, a cui la grandine può scheggiare o allontanare i mattoni e gli altri elementi – il vento può portarli lontano dall’edificio. Un rischio per le infiltrazioni o per l’ingresso di uccelli nel sottotetto. Riparare eventuali rotture il prima possibile è la soluzione ideale.
Prese d’aria e finestre sul tetto
Questi elementi si danneggiano facilmente durante le grandinate, con le coperture addirittura divelte. Le aperture per l’aerazione potrebbero anche diventare poco efficienti perché bloccati dai detriti. Questi problemi interessano le prestazioni del sistema di ventilazione del tetto, portando come conseguenze la comparsa di condensa, umidità e muffa.
Vale anche per lucernari e finestre per tetti, che sono colpiti in modo intenso con scheggiature, crepe e rotture dei vetri. Oltre ai danni da grandine più intensi, le crepe possono portare alla comparsa di punti deboli sul tetto – rischiosi per la sicurezza della copertura.
Ancora di più in caso sia installato un impianto fotovoltaico, dove sono coinvolti dei pannelli solari a rischio grandinate.
Un ultimo problema è la presenza di segni e macchie causati dalla grandinata, che sono sicuramente antiestetici. Anche se non rappresentano un pericolo per il tetto, indicano l’intensità della precipitazione e sono utili per valutare il livello dei potenziali danni che ha subito l’edificio.
C’è da ricordare che le problematiche che a prima vista possono sembrare estetiche (rotture sul bordo, ammaccature, forature, etc.), in realtà nascondono possibili risvolti negativi per il tetto.
Valutare i danni da grandine: i fattori che intaccano la copertura
Cosa fa la grandine a un tetto? Gli effetti possono variare in base alle dimensioni della grandine, alla velocità e direzione del vento – sempre tenendo conto del materiale di copertura, di quanto sono vecchie le strutture e della pendenza. Ogni elemento possiede un ruolo sui possibili danni – funzionali o estetici.
Ecco i fattori di rischio da prendere in considerazione, prima di ispezionare ed eventualmente riparare il tetto.
- Durata della grandinata. L’entità dei danni sul tetto dipende molto da quanto è stata lunga la tempesta – può durare da pochi secondi fino a circa dieci minuti – con problemi chiaramente più gravi.
- Presenza di forte vento. La combinazione di grandine e forti venti può essere disastrosa. La forza dell’aria aumenta la caduta dei chicchi e la forza con cui si scagliano sul tetto. Un altro problema causato dal forte vento è la presenza di detriti dagli alberi vicini con danni da impatto e blocco del sistema di grondaia.
- Grandezza dei chicchi. Anche una dimensione di 2,5 cm può danneggiare un tetto, quindi solo se le grandezze sono minime si può essere fiduciosi sulle conseguenze. Un fattore che può destare sospetto, però, è la presenza di una grande velocità del vento associata ai chicchi piccoli. Può causare deterioramenti minori su elementi metallici e rivestimenti in plastica, sui granuli delle tegole bituminose. Una volta raggiunta o superata la grandezza di 2,5 cm, i danni da grandine possono diventare più significativi, se le raffiche di vento sono sostenute.
Per determinare se il tetto ha subito conseguenze
Può essere difficile, soprattutto se il danneggiamento è di lieve entità – non facilmente visibile per un occhio poco allenato. Perciò, è bene seguire alcuni segnali e procedere con l’ispezione degli elementi.
- Ispezionare le grondaie e i pluviali, poiché è probabile che la grandine abbia determinato delle ammaccature – che suggeriscono danni al tetto più esteti.
- Controllare se le grondaie sono intasate e traboccano, poiché i granuli della finitura che si staccano dalle tegole possono causare dei blocchi.
- Esaminare il manto di copertura, che può mostrare segni e macchie della grandine.
- Controllare terrazzi e aree esterne dell’edificio: i segni di una forte tempesta sono un indicatore di potenziali danni alla copertura.
Se una di queste aree presenta evidenti conseguenze dopo le raffiche di grandine, è consigliabile un’ispezione del tetto per una valutazione completa.
Per evitare che il tetto venga danneggiato dalla grandine
Sfortunatamente, non c’è modo di tenere a bada gli eventi atmosferici – inoltre, le previsioni meteo hanno una durata affidabile di qualche giorno. Quello che si può controllare è il fattore “affidabilità”: assicurarti di utilizzare materiali di copertura di alta qualità e robusti, installati correttamente.
I tetti mal costruiti, con materiali di bassa qualità, ovviamente sono molto più soggetti a danni da grandine. In questi casi diventa importante considerare un investimento a lungo termine, per la sicurezza e protezione dell’edificio. Si deve scegliere un progetto per il rifacimento del tetto efficiente, altrimenti in futuro sono possibili delle costose riparazioni dopo tempeste e grandinate.
Un’azione utile a breve raggio? Eseguire una regolare manutenzione, che include l’ispezione del tetto (dentro e fuori) con una pulizia accurata. Queste perlustrazioni ti consentiranno di valutare lo stato del tetto e identificare zone o elementi che necessitano della riparazione.
Dovresti anche capire se è possibile potare gli alberi nei pressi dell’edificio, poiché i rami sporgenti e deboli, durante la tempesta possono rompersi e cadere sul tetto – peggiorando la situazione.
Una nota: è utile capire come si forma la grandine, anche per prendere provvedimenti con cognizione di causa. Le correnti d’aria dei temporali trasportano le gocce di pioggia fino alle aree atmosferiche ghiacciate delle nubi temporalesche. È qui che le gocce si congelano e formano chicchi di grandine. I chicchi possono crescere in dimensioni quando si combinano con le gocce d’acqua e aggregati di ghiaccio, che si congelano sulla superficie in modo sempre maggiore.
Quando la corrente d’aria ascensionale del temporale non riesce a sostenere il peso di questi chicchi, allora cadranno sul nostro tetto!
L’Italia purtroppo registra sempre più grandinate distruttive, con eventi intensi nella Pianura Padana e nel Nord Italia.
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