Edilizia moderna
Edilizia moderna, architettura e costruzioni del nostro tempo
Sappiamo che L’Edilizia Moderna è stata una rivista di architettura mensile storica quando il termine “moderno” aveva un senso di avanguardia. Nata a Milano alla fine dell’Ottocento e chiusa nel 1917, ha mostrato e ispirato nuove soluzioni e idee per le costruzioni italiane dell’epoca. A questa rivista collaborarono architetti italiani prestigiosi che oggi forse fonderebbero “edilizia contemporanea” per dare maggiore risalto alle loro proposte.
In ogni caso, quel periodo storico è stato fondamentale per lo sviluppo dell’edilizia civile e dell’urbanistica delle nostre città e ancora oggi possiamo prenderne il meglio per ispirare le nostre costruzioni.
Quando nasce l’edilizia moderna
Dalle sue origini antiche, quest’arte del costruire ha fatto passi da gigante negli ultimi 150 anni grazie alle innovazioni tecniche e alle conoscenze sempre più avanzate su progettazione, materiali di costruzione, statica e impiantistica.
Nel tempo antico la parola edilizia richiamava l’abitazione, derivando dal latino aedile – da aedes che significa casa o tempio. Infatti l’edificio nasce proprio legando aedes e ficium che significa fare ossia costruire.
E l’edilizia moderna? Arriva quando dal sapere antico degli architetti e muratori, si passa ad una specializzazione sempre maggiore di ogni fase costruttiva tra progetto, creazione, rifinitura, inserimento dell’impiantistica, gestione e manutenzione dell’opera edile.
Tutto ciò avvenne nello stesso periodo dell’industrializzazione crescente, quando le scoperte a livello tecnico e scientifico permisero di variare le dimensioni e le strutture degli edifici.
Nell’epoca moderna cambiarono i materiali, gli impianti idraulici, di riscaldamento e di illuminazione, e anche le forme architettoniche furono sempre più audaci.
Se le fasi di demolizione o riparazione sono cambiate, sicuramente il settore dove la trasformazione è più sostanziale è quello del progetto e della realizzazione; con criteri ormai quasi avveniristici.
Il settore delle costruzioni nella storia moderna
Ad oggi, si distinguono diversi ambiti dell’edilizia moderna: civile, industriale, di infrastruttura.
- L’edilizia civile comprende sia le abitazioni che gli edifici non residenziali (commerciali, pubblici, etc.)
- L’edilizia industriale comprende impianti di produzione (stabilimenti industriali, raffinerie, stabilimenti agro-alimentari, etc.).
- Le infrastrutture sono dette anche opere civili pesanti, di ingegneria, che includono le grandi opere pubbliche come acquedotti, dighe, ponti, autostrade, ferrovie, etc.
Il settore industriale esemplifica bene il cambiamento dell’edilizia moderna, dato che non esisteva in passato un tenore produttivo tale da giustificare fabbricati così ampi e complessi a livello impiantistico. Se le case e le opere pubbliche sono cambiate nel tempo, le grandi fabbriche e le loro coperture industriali sono un concetto nato nell’Ottocento.
Il legame fra la rivoluzione industriale e l’edilizia portò presto all’ascesa di professionisti sempre più al passo con le scoperte scientifiche, che consentirono di sperimentare una vasta serie di materiali e forme.
Le costruzioni si evolvono in ogni ambito
Architetti e ingegneri seguirono ogni progresso tecnologico durante la rivoluzione industriale del XIX secolo, e i cambiamenti coinvolsero molti settori collegati. Se già nel Settecento furono sviluppati nuovi metodi di fusione del ferro, per la produzione in serie della ghisa, le scoperte continuarono fino alla realizzazione di opere sempre più ardite.
L’edilizia moderna vanta ponti in ferro, il primo costruito in Inghilterra nel 1781, e molte altre strutture che utilizzavano le novità dei materiali. Dalla ghisa, resistente al ferro, al ferro battuto sorto nei primi decenni dell’Ottocento.
Fu in questo periodo che iniziarono i primi prefabbricati, e da qui l’edilizia moderna fece un ulteriore passo in avanti. Le prime case modulari furono concepite nel 1830, negli Stati Uniti, creando una soluzione adottata nell’edilizia degli anni ’80 e ’90, soprattutto negli Stati Uniti. Le case prefabbricate erano realizzate utilizzando interi componenti della casa già prodotti in fabbrica, come pareti e tetti, che venivano trasportati in cantiere per l’assemblaggio. Il boom delle case prefabbricate, in quel periodo, ha permesso che le abitazioni fossero più veloci da costruire e più accessibili economicamente. Parallelamente, c’è stato un uso intenso del calcestruzzo e altre soluzioni per la costruzione dei grattacieli – ormai simbolo dell’edilizia moderna.
All’inizio del XX secolo, infatti, la possibilità di costruire edifici così alti ha portato ad una sfida continua per gli architetti. Sono stati costruiti nei decenni grattacieli da record, che dagli USA si sono diffusi ormai in tutto il mondo. Pensiamo alla Torre Unicredit di Milano del 2011 e alta 231,5 metri oppure al grattacielo Burj Khalifa di Dubai del 2004 alto 829,80 metri.
Un progresso tecnico che ha portato a risultati sempre più avanzati, applicati anche nell’edilizia privata. Durante il periodo intorno al dopoguerra, infatti, le imprese edili e gli ingegneri hanno ideato metodi sempre più efficienti per migliorare la costruzione e renderla funzionale al massimo.
Ad oggi, si sperimentano continuamente nuovi stili architettonici, materiali innovativi, misure di efficienza energetica, giardini pensili e idee per la migliore vivibilità.
L’evoluzione digitale nelle costruzioni attuali
Ormai siamo nel XXI secolo e l’edilizia moderna ha ceduto il passo a quella contemporanea. L’uso di strumenti e tecnologie digitali, come il Building Information Modeling (BIM), ha trasformato il settore delle costruzioni.
La grande precisione ed efficienza nella progettazione e costruzione, ha creato una branca che si chiama sempre più spesso edilizia digitale.
Questa capacità di progettazione serve non solo agli immobili più innovativi, ma si affianca a volte alla scelta di materiali tradizionali come nel caso dei tetti in legno o tetti in tegole.
Accanto alle innovazioni come stampa 3D, droni, realtà virtuale e altro, convivono le scelte di materiali naturali e attenzione all’eco sostenibilità.
Questi ultimi progressi tecnologici permettono di progettare meglio gli edifici, individuano i rischi grazie a strumenti per una valutazione dettagliata, favorendo anche la riduzione degli sprechi di materiale.
I metodi di costruzione moderni
Noti anche come MMC nel mondo anglosassone, sono definiti metodi di “costruzione intelligente” perché usano gli strumenti di cui abbiamo parlato, per realizzare edifici con il massimo dell’efficienza delle risorse materiali.
Le innovazioni nell’edilizia negli ultimi anni permettono ormai di soddisfare le esigenze dei fabbricati attuali con metodi avanzati, soprattutto in termini di sostenibilità ed efficienza.
Rispetto ai tradizionali metodi con mattoni e malta, per esempio, i metodi moderni di costruzione si concentrano sulle tecniche di costruzione alternative come la produzione di prodotti prefabbricati e l’assemblaggio in fabbrica.
Questa prassi ha permesso per decenni di soddisfare una grande richiesta di edifici residenziali, dal dopoguerra in poi, ed è tornata in tendenza durante gli ultimi decenni per creare abitazioni efficienti a prezzi contenuti.
I moduli costruiti in fabbrica possono essere utilizzati per accelerare particolari tecniche, anche tramite sistemi di lavoro innovativi. La consegna delle costruzioni chiavi in mano avrà tempi e costi ridotti, eliminando gli sprechi. Il lavoro esperto della manodopera è sempre più specializzato nella conoscenza dei materiali e dei moduli, che arrivano già pronti con caratteristiche di alta efficienza energetica.
Si possono applicare:
- pannelli e strutture 3D, progettate per essere rapidamente assemblati in cantiere;
- fondazioni con calcestruzzo prefabbricato;
- i telai di cablaggio preformati;
- forme prefabbricate e stampi per pavimenti, pannelli coibentati per il tetto, per la costruzione o ristrutturazione tetto.
Sono alcune delle soluzioni utili per l’edilizia moderna che, abbinate ai metodi di costruzione, aiutano a velocizzare il lavoro pur mantenendo la sicurezza. Infatti, una sfida da affrontare è quella di una formazione adeguata alle tecniche costruttive.
Ad oggi, inoltre, molte case “prefabbricate” utilizzano il legno per tornare ad un materiale sostenibile e più ecologico, in cui le innovazioni nella lavorazione del legname consentono soluzioni innovative, anche per tetti in legno.
Dall’edilizia moderna a quella contemporanea
Dalle innovazioni nate nel Novecento, ora le tecniche costruttive sono sempre più orientate verso progetti che fanno un passo in più, su materiali e impiantistica.
Questo accade perché il settore delle costruzioni è diventato sempre più attento alla sostenibilità, seguendo le esigenze ambientali e sociali. Il problema dell’esaurimento delle risorse naturali e dell’impatto umano sugli habitat naturali, può essere arginato anche nell’ambito edilizio con soluzioni destinate ad un minore impatto ambientale, consumo di suolo ed energetico.
La trasformazione digitale nel settore delle costruzioni è pensata per migliorare l’efficienza, ridurre i rischi e prendere decisioni per il futuro a lungo termine. Si parla di “edilizia connessa”, un metodo che sfrutta le competenze di diversi team sulla tecnologia, la condivisione di informazioni e l’apertura verso le innovazioni robotiche e informatiche. Se questi cambiamenti interessano per ora solo i progetti maggiori, nei prossimi decenni potrebbero essere usuali anche per costruzioni e ristrutturazioni ordinarie.
Ci sarà chi mantiene fermo il punto sulle tecniche tradizionali, ad esempio per case in legno, muratura, magari con il tetto in tegole, e chi penserà di integrare tutte le innovazioni possibili per costruzioni sempre più tecnologicamente avanzate. La via di mezzo potrà essere l’utilizzo di materiali naturali e sostenibili, insieme alle soluzioni contemporanee come l’installazione di un impianto fotovoltaico che conviene, gli impianti di riscaldamento e climatizzazione domotici, il tetto green e così via.
Ora che l’edilizia moderna si sta trasformando in contemporanea e futuristica, sicuramente dovrà affrontare diverse sfide tecniche, al di là delle trasformazioni architettoniche.
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