Efficienza energetica
L’efficienza energetica degli edifici, problemi e soluzioni
Questo criterio di “efficientamento” dei fabbricati, che siano case, edifici commerciali o industriali, è ormai considerato imprescindibile. La cosiddetta sostenibilità edilizia passa anche per i sistemi di efficienza energetica, da predisporre nelle nuove costruzioni e da potenziare in quelle da ristrutturare. Non è sempre facile aggiornare le strutture e gli impianti, così come non sempre è chiaro quali sono le migliori soluzioni.
Vediamo qualche esempio di parametri e sistemi, che può essere utile per orientarsi.
I consumi energetici di un edificio
Che cosa si intende esattamente per efficienza energetica? Partiamo da questa domanda, per capire il nocciolo del problema. L’efficienza energetica è definita come la pratica di utilizzare meno energia per realizzare compiti o funzioni abitualmente svolti consumandone una determinata quantità.
Ad esempio, se per l’aria condizionata di un appartamento ho bisogno di consumare 1,05 kWh (kilowattora) di corrente, un sistema efficiente mi permette di scendere a valori inferiori. Non c’è solo il consumo “puro”, però. Nel contesto dell’efficienza dei fabbricati, sono presenti diversi sistemi tecnologici, strategie e pratiche per ridurre il consumo di energia non solo mantenendo le prestazioni ma addirittura migliorandole!
Diverse soluzioni sono considerate ottime per ottimizzare l’uso di energia all’interno di un edificio, sia per ridurre gli sprechi economici dei costi operativi sia per evitare un impatto ambientale nocivo.
Quando si parla dell’ambiente, ci si riferisce alla riduzione delle emissioni di gas serra nell’atmosfera, dannose per diversi motivi (ne parleremo più avanti).
Tra le scelte da fare, bisogna sempre valutare benefici, costi e rischi tecnici degli interventi. Come? Ci si basa sui “”tre pilastri della transizione energetica”: sufficienza, efficienza e generazione.
- La sufficienza (o autosufficienza nei casi migliori) punta a ridurre il consumo energetico in termini reali e quotidiani.
- L’efficienza serve per ridurre al minimo l’uso energetico inevitabile, come abbiamo visto.
- La generazione di energia da fonti rinnovabili sfrutta le tecnologie a basse emissioni di CO2.
Ogni azione sostiene la sicurezza energetica e la sostenibilità ambientale.
Come evitare gli sprechi energetici
Eliminando l’uso di energia non necessaria si consumerà meno in termini assoluti, seguendo l’obiettivo parallelo di riduzione della domanda di energia.
Guardando ad alcune soluzioni, sicuramente sono da prediligere quelle che cambiano il sistema di climatizzazione invernale o gli impianti per l’aria fresca (condizionatori), sfruttando le risorse naturali. Anche gli altri servizi dell’edificio, come la produzione di acqua calda e l’illuminazione dovrebbero essere dimensionati alle reali esigenze, in modo da consumare la minor quantità di energia possibile.
Inoltre, si devono portare al massimo le possibilità di sfruttare la luce naturale, con sempre maggiori fonti di luce solare per ridurre la necessità di illuminazione artificiale. Anche sostituire le lampadine tradizionali o alogene con quelle a LED può essere una piccola ma buona idea.
La tecnologia di una casa smart è un altro punto a favore per l’efficientamento, dato che le soluzioni tecnologiche intelligenti possono monitorare e gestire il consumo energetico. È sempre più diffuso l’utilizzo di una tecnologia di riscaldamento efficiente con controlli “reattivi”.
Si possono installare sensori per umidità, luce e movimento per far sì che riscaldamento, aeratori, illuminazione ed elettrodomestici funzionino solo quando è necessario.
Ricordiamo che è possibile risparmiare addirittura evitando di lasciare accesi inutilmente apparecchiature e dispositivi – specialmente quelli ad alto consumo.
Anche le attività di riparazione e manutenzione costanti sono parte di un sistema che riduce gli sprechi energetici del fabbricato. Sono importanti per ridurre le infiltrazioni d’acqua, le correnti d’aria e conservare al meglio le prestazioni termiche – una riparazione tempestiva frena gli sprechi.
Generazione di energia
Le idee più convincenti per ottenere il massimo risparmio energetico in casa, ovviamente sono diverse da quelle di uffici e stabilimenti industriali “energivori”. Anche se qualche punto comune c’è, specialmente a livello tecnologico.
Ad esempio, un impianto fotovoltaico favorisce una maggiore efficienza energetica sia sul tetto di una casa sia su quello di una fabbrica, con potenza e capacità di generare energia ben diverse tra loro.
Per l’acqua calda sanitaria, invece, si possono installare dei sistemi solari termici, con pannelli dedicati.
In ogni caso, l’energia può essere generata da sole, vento, acqua o fonti geotermiche – della terra. Prima di considerare una qualsiasi di queste soluzioni, è importante assicurarsi che siano stati adottati gli interventi di risparmio ed efficienza per ridurre la quantità di energia da generare. Questa strategia riduce le dimensioni degli impianti, risparmiando sui costi iniziali per un sistema fotovoltaico o solare termico.
Migliorare l’isolamento termico per ridurre i consumi
Come abbiamo accennato, spesso nella scala gerarchia dell’efficienza energetica si dà priorità agli aggiornamenti termici della struttura dell’edificio. Perché l’involucro edilizio è quello che facilita la dispersione termica, quindi sono favoriti tutti gli interventi che isolano le pareti e il tetto.
Le soluzioni per il risparmio e il migliore rendimento energetico possono essere tante, si va dai sistemi isolanti a cappotto fino al corretto isolamento di serbatoi e tubazioni dell’acqua calda.
Le scelte variano a seconda del contesto, ma in linea di massima è bene seguire un approccio che coinvolga l’intero edificio. Si parte dall’isolamento del tetto per potenziare le prestazioni termiche con pannelli isolanti e soluzioni dedicate alle coperture.
Ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo su efficienza energetica e rifacimento del tetto.
Si isolano poi le pareti, con materiali adeguati ad evitare la dispersione termica dell’involucro edilizio – come nel caso del cappotto termico.
Si possono migliorare le prestazioni di porte e finestre, come parte delle misure di risparmio energetico durante una ristrutturazione. Gli infissi ad alte prestazioni fanno la loro parte – importante! I doppi vetri conservano la temperatura interna, mentre alcuni vetri innovativi sono in grado di modularsi in base alle esigenze di luminosità, anche proteggendo dall’irraggiamento solare.
Non si devono trascurare neanche i pavimenti, perché quelli in legno sospesi possono rappresentare una fonte di dispersione termica, soprattutto se tra le assi ci sono fessure che creano correnti d’aria.
L’isolamento negli edifici storici
In un edificio tutelato dal punto di vista architettonico, però, non sempre è praticabile una soluzione “drastica” e bisogna procedere con i materiali o con soluzioni “passive”.
Per esempio, adoperare schermature solari per proteggere dalla perdita di calore o dall’entrata del caldo eccessivo.
Utilizzando al meglio persiane, tende, frangisole e veneziane si può ridurre la quantità di luce solare che entra nell’edificio, riducendo così il rischio di surriscaldamento e di aria condizionata eccessiva. Non solo, garantiscono privacy e protezione dalle intemperie anche con stile, quando si tratta di un edificio storico.
Si possono arredare gli interni con tappeti che aiutano a ridurre la perdita di calore, e delle correnti d’aria per i pavimenti in legno flottanti. È un arredo che può essere facilmente rimosso in estate.
Se parliamo di un aiuto da parte della vegetazione, inoltre, alcuni edifici d’epoca potrebbero comunque ospitare tetti verdi. Oltre a favorire la frescura o l’ombra, piantando strategicamente la vegetazione lungo il perimetro dell’edificio.
Materiali sostenibili ed efficienza energetica
Oltre ai sistemi più noti per l’efficientamento, anche i materiali per migliorare l’isolamento termico fanno la loro parte.
L’uso di materiali da costruzione rinnovabili rende gli edifici ecosostenibili e può potenziare contemporaneamente le proprietà isolanti. Pensiamo ai tetti in legno, sicuramente una scelta green che dona pure proprietà isolanti grazie al basso valore di conducibilità termica – rispetto ad altri materiali come il calcestruzzo.
Inoltre, negli edifici i materiali naturali e non tossici creano un ambiente sano, riducendo l’insorgenza di allergie e problemi respiratori.
Per fare qualche esempio di cosa si potrebbe fare per l’efficienza energetica, un intervento di rifacimento del tetto è l’occasione per migliorare il suo stato attuale.
Alcuni materiali del manto di copertura potrebbero essere sostituiti con quelli più efficienti, così come i sistemi isolanti che andranno resi più efficienti.
A differenza della semplice manutenzione tetto che spesso interessa parti danneggiate, la ristrutturazione delle coperture consente di investire
Edilizia efficiente, lo stato attuale e le prospettive
Ottenere l’efficienza energetica negli edifici può risultare complicato se si tratta di edifici storici, oppure se non ci sono competenze specialistiche da parte delle imprese.
Per questo, vengono varate sempre più normative destinate a promuovere il settore edilizio. Nonostante ciò, la trasformazione dei fabbricati verso gli standard di risparmio energetico e sostenibilità dovrà essere sempre più incentivata a livello economico e fiscale.
Dopo la stagione del Superbonus, in molti attendono nuove misure per il rinnovamento edilizio secondo i criteri dell’efficienza energetica.
La sostenibilità è una priorità, insieme all’attenzione per il risparmio energetico, anche perché secondo alcune stime, almeno l’80% degli edifici esistenti oggi sarà ancora in uso nel 2050 – data importante per la cosiddetta “agenda climatica”.
Se calcoliamo che la maggior parte dei fabbricati esistenti sono storici, o comunque hanno più di un decennio, sicuramente i lavori di riqualificazione del patrimonio edilizio sono essenziali.
La necessità di ristrutturare gli edifici esistenti per adeguarli ai moderni standard di efficienza energetica coinvolge quasi tutte le case, gli uffici e gli stabilimenti produttivi.
Vale in particolare per gli involucri edilizi, soggetti a dispersione tramite tetti e facciate, anche se gli impianti di climatizzazione possono fare la loro parte.
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