Detrazione per rifacimento tetto
Detrazione per rifacimento tetto
Sappiamo quanti sia importante avere un tetto in ottime condizioni, per molte ragioni. Un tetto malandato, che magari presenta delle perdite, può portare a dei seri problemi – anche molto costosi da risolvere se non vengono presi in tempo!
Per aiutare i cittadini a mantenere l’integrità strutturale del tetto e della casa, quindi, da tempo sono stati predisposti dei meccanismi versatili di detrazione fiscale sul rifacimento di tetti e coperture. Vediamo quali sono le agevolazioni in vigore e perché vale la pena sfruttarli.
I problemi del tetto e gli strumenti fiscali per affrontarli
Quando si notano tegole rotte o mancanti, oppure danni alle strutture dei tetti in legno o in calcestruzzo, bisogna correre ai ripari perché il problema più classico è quello delle infiltrazioni d’acqua e umidità. L’eccesso di acqua ha come conseguenza la formazione di muffa, situazioni di deterioramento, con rischi di crolli e marcescenza (per i tetti in legno).
Inoltre, i danni sul tetto potrebbero influire sui costi per la dispersione di energia, oltre a far sentire la tua casa più fredda e poco accogliente. Inoltre, l’umidità influisce sulla salute di chi vive o lavora nell’edificio.
Che sia il tetto di una casa oppure si tratti di coperture industriali e commerciali, finché i danni vengono affrontati rapidamente si impedirà che diventino molto più grandi in futuro.
L’aiuto concreto per l’isolamento energetico del tetto e la riparazione dei danni arriva con i Bonus fiscali. Sarà possibile recuperare parte delle spese sostenute per la ristrutturazione del tetto attuale o per rifare una copertura completamente nuova a livello funzionale.
Ecco una prima panoramica generale sulle detrazioni fiscali presenti e i criteri di ammissibilità
Rifacimento tetti e detrazioni fiscali: Bonus e novità
Le possibilità di intervento sulle coperture sono presenti principalmente per 4 categorie di interventi edilizi o di riqualificazione energetica.
- Ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica, al 65% fino al 31 dicembre 2024 e al 50% dal 2025
- Bonus Ristrutturazione al 50% per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sul tetto.
- Super Sisma Bonus con percentuali variabili
- Bonus verde con la possibilità di ottenere il 36% sulle spese per rendere la copertura “green” con vegetazione e sistemazione a verde. Il tetto massimo detraibile di spesa in questo caso è di 5.000 € di spesa (1.800 € di detrazione).
Ogni tipo di detrazione fiscale, chiaramente richiede il rispetto dei requisiti e delle condizioni predisposte – ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo sul Bonus Tetto 2024. Si valutano le agevolazioni fiscali in base al soggetto che le richiede (proprietario, affittuario, etc.) e in base alla natura degli interventi da fare sulla copertura (riparazione, rifacimento completo, miglioramento energetico, etc.).
La ristrutturazione del tetto
La riqualificazione del patrimonio edilizio è un obiettivo che da decenni viene perseguito dallo Stato, e per questo le agevolazioni fiscali sono sempre presenti nel settore costruttivo.
In particolare, la detrazione per rifacimento tetto al 50% facilita il rinnovo dal punto di vista della sicurezza ma anche per l’estetica.
Le opere in detrazione per rifacimento tetto al 50% sono quelle di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia e di manutenzione straordinaria.
Partendo dalla ristrutturazione del tetto, soprattutto se la sommità dell’edificio è al di sotto degli standard di sicurezza, questo intervento viene visto come indispensabile. Fino ai lavori per il rifacimento di un nuovo tetto completo!
La ristrutturazione, infatti, trasforma il tetto tramite opere che modificano il suo assetto con demolizioni e ricostruzioni. Un altro intervento soggetto a detrazione fiscale è quello sulla creazione di una mansarda abitata dal sottotetto – un cosiddetto tetto mansardato che va a formare una nuova unità immobiliare abitabile.
Tra le opere di manutenzione tetto più comuni ci sono le riparazioni per le perdite del tetto e il rifacimento del manto di copertura con tegole, elementi in legno o bituminosi. Diversi lavori possono essere eseguiti per mantenere il tetto in buono stato – condizione essenziale per l’edificio. Sono previste anche le riparazioni del sottotetto con modifiche su mansarde già esistenti (sostituzione sanitari, innovazioni, modifiche). Nell’ambito delle opere di manutenzione straordinaria che si possono intraprendere, sono presenti anche le sostituzioni di travi del tetto.
Gli interventi di risanamento sono a volte più complessi, per ristrutturare un tetto che perde con problemi di umidità che di muffa. Quando il degrado della copertura è notevole, si interviene pure con opere che consolidano gli elementi costitutivi del tetto e prevengano altre situazioni di degrado strutturale.
Modalità di detrazione per rifacimento tetto con ristrutturazione edilizia
Per il tetto gli interventi detraibili ai fini fiscali presentano delle differenze se si tratta della copertura di una casa singola oppure di un condominio.
Le singole unità abitative o parti condominiali sono previsti lavori che vanno dalla semplice sostituzione delle tegole alla sostituzione dell’intera copertura o con la modifica della pendenza delle falde del tetto.
Per ogni situazione a cui abbiamo accennato, la riduzione fiscale (IRPEF o IRES) andrà sempre ripartita in 10 anni, tramite 10 quote di uguale importo da detrarre.
Dal 2025 la differenza sarà anche in base al fatto che sia una prima casa (50%) o di seconde case – a quest’ultime sono destinate percentuali del 36%. Il massimo di spesa sostenibile da cui si può detrarre è di 96.000 euro, ma come per molte novità, in questo momento la legge di bilancio è ancora in fase di approvazione.
Coibentazione del tetto
L’isolamento delle coperture è ormai una priorità, insieme a quello di tutto l’involucro edilizio, per evitare dispersioni termiche e consumi eccessivi (che portano a maggiori emissioni di CO2).
Se ti stai chiedendo come ottenere una riduzione fiscale per le spese del tetto, è meglio sapere prima se i lavori che intraprendi sono idonei.
Per migliorare l’efficienza energetica del tetto, sia in estate sia in inverno, si procede di solito con la sostituzione di tutto il sistema tetto. Una ristrutturazione che comporti lavori di efficientamento energetico di solito parte dal rifacimento del manto di copertura per installare un nuovo sistema isolante ad alte prestazioni.
Inoltre, si prevede una struttura con strati differenti al fine di creare un tetto ventilato e un adeguato isolamento di tetto e sottotetto. Il sistema di strati, che interagiscono tra loro, è progettato in base alle esigenze del fabbricato. Il sistema di ventilazione è fondamentale per evitare l’accumularsi dell’umidità sulle pareti e la comparsa di muffe. Questo tipo di intervento, in base ai materiali e alle opere prescelte, può godere di alcune agevolazioni fiscali che rientrano nel cosiddetto Ecobonus.
L’efficientamento energetico del tetto, tramite pacchetti e sistemi tetto, è un lavoro previsto tra quelli agevolati, poiché favorisce la riduzione delle trasmittanze termiche delle coperture (orizzontali e inclinate). Per ridotta trasmittanza si intende un minore passaggio di calore dall’interno verso l’esterno, tramite la superficie della copertura.
Per fare domanda e ottenere gli sconti fiscali Ecobonus, quindi, le opere devono bloccare le dispersioni di calore dal tetto.
Vengono agevolate con Ecobonus le riqualificazioni energetiche tramite le opere di rifacimento tetto per la coibentazione, ma anche l’installazione di materiali per l’isolamento termico e acustico delle coperture. Inoltre, un discorso a parte più essere fatto per l’installazione dei pannelli solari fotovoltaici sul tetto – ne parleremo nel prossimo paragrafo.
Modalità di detrazione per rifacimento tetto o riparazioni con Ecobonus
Per queste opere di efficientamento energetico, è bene ricordare che nel calcolo degli interventi agevolati bisogna considerare la zona climatica e altre varianti legate alle valutazioni tecniche. L’Ecobonus e le agevolazioni possono dipendere anche dalla sostenibilità dei materiali (meglio se certificati CAM) e degli interventi effettuati. Per questo tipo di detrazione per rifacimento tetto, diventa essenziale rivolgersi ad una ditta edile esperta nelle pratiche di Bonus Tetto, dato che possono esserci molti fatti ad influenzare l’esatta percentuale da portare in detrazione.
In linea di massima, comunque, gli interventi legati all’efficienza energetica presentano un’aliquota del 65%, mentre dal 1 gennaio 2025 probabilmente passeranno ad un’agevolazione del 50 %. L’importo massimo agevolabile per le coperture è di 60.000 euro, con riduzioni fiscali da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, per 10 anni.
Installazione fotovoltaico sul tetto
Abbiamo accennato al fatto che i pannelli solari PV sono oggetto di detrazioni fiscali e anche di altri Bonus dedicati.
Il fotovoltaico conviene dal punto di vista energetico e di sostenibilità ambientale, ne fa un intervento di punta tra le agevolazioni fiscali. Il cosiddetto Bonus Fotovoltaico prevede diversi contributi oltre agli sgravi tributari.
Sono attivi dei vantaggi economici per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici sul tetto, con o senza batterie di accumulo. Per altri approfondimenti, rimandiamo all’articolo sulle agevolazioni per il fotovoltaico.
Adeguamento sismico
Il tetto deve rispondere anche alle attuali esigenze sul fronte antisismico, e per questo sono agevolati anche i lavori di adeguamento contro crolli e danni dai terremoti.
In questo caso gli interventi antisismici più frequenti sono quelli per la messa in sicurezza delle coperture. Andranno valutati in vista della detrazione fiscale sia dal punto di vista dei risultati di sicurezza statica, sia in base alla zona sismica in cui si trova il fabbricato.
Le variabili interessano anche la tipologia di edificio, creando così una “forbice” di agevolazioni fiscali che va dal 50% all’85%.
Modalità di detrazione fiscale per le coperture con il Sismabonus
Come abbiamo riportato, le spese detraibili per le misure antisismiche possiedono un’aliquota variabile soprattutto a seconda della zona sismica, che può essere 1, 2 (alta e media pericolosità) e 3 (bassa sismicità). La zona 4 con bassissima sismicità non può usufruire delle detrazioni tributarie.
Si va dalle ristrutturazioni classiche al 50% delle ristrutturazioni, aumentando in base alla classe di rischio sismico. Quando gli interventi permettono di passare da un livello di rischio all’altro, si possono ottenere sgravi fiscali al 70% (scendendo di 1 classe) e dell‘80% (scendendo di 2 classi di rischio).
Esiste anche la combinazione Ecosismabonus per i lavori condominiali, con un 75% oppure 85% di riduzione fiscale quando si scende di 1 o 2 classi del rischio sismico con riqualificazione energetica inclusa.
Si possono portare in detrazione le spese sostenute fino ad un totale di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione per rifacimento tetto con opere antisismiche andrà distribuita in 5 annualità IRPEF o IRES, tramite 5 quote di uguale importo.
Tutte queste aliquote saranno probabilmente modificate dalla nuova legge di Bilancio nel 2025, con una riduzione e una differenza tra prima casa (50%), seconde case (36%) e fasce di reddito (fino a 75.000 euro).
Tetti verdi e agevolati
Un altro Bonus legato alle coperture è quello previsto per la trasformazione dei tetti in “giardini”. I cosiddetti Tetti Verdi sono una risorsa ambientale e per contenere le spese energetiche, che viene premiata dalle agevolazioni fiscali. Come funziona?
Una copertura ricoperta dalle piante può:
- assorbire la pioggia e regolare il deflusso del sistema idrico (trattiene l’acqua per ore);
- attenuare l’umidità causata dall’acqua piovana;
- assorbire CO2 e gli inquinanti gassosi;
- trasformare l’anidride carbonica in ossigeno:
- ridurre i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici;
- migliorare il microclima urbano.
Per diversi motivi, quindi, una copertura vegetale diventa anche una risorsa a livello di ventilazione naturale.
Realizzare delle zone di vegetazione negli spazi del tetto, può dare vita a lavori per l’installazione delle piante e la manutenzione; come la creazione di impianti di irrigazione, giardini pensili o recinzioni. Ogni intervento per la “sistemazione a verde” è previsto tra le spese detraibili ai fini fiscali, l’importante è che siano somme destinate a creare aree verdi sul tetto precedentemente privo di piante.
Il Bonus Verde stabilisce una detrazione IRPEF del 36% fino al un massimo di 5.000 € di spesa (e quindi 1.800 € di detrazione). La proroga del Bonus Verde per il 2025 è oggi allo studio della maggioranza.
Bonus amianto sul tetto
Per affrontare il problema della presenza di amianto sulle coperture (spesso amianto-cemento Eternit), esistono delle agevolazioni fiscali presenti da molti anni.
Se decidi di rimuovere questo materiale dal tuo edificio, puoi ricevere gli sgravi tributari previsti che partono dal 50% e possono aumentare se l’intervento si unisce ad altri per la riqualificazione energetica.
Le agevolazioni fiscali per la rimozione dell’amianto dalle coperture sono applicate sulle spese per la rimozione e lo smaltimento dei materiali contenenti asbesto.
L’aliquota del 50% si applica ad una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare, e la suddivisione nelle imposte avviene in 10 rate annuali, tutte di pari importo.
Quando si effettuano dei lavori congiunti di efficientamento, dopo la bonifica amianto, la detrazione per rifacimento tetto può salire. Si possono installare sistemi di coibentazione, oppure si può pensare ad una sostituzione amianto con il fotovoltaico sul tetto.
Se nel 2024 a questi interventi veniva associata l’aliquota del 65%, nel 2025 le cifre potrebbero cambiare; per il Bonus Amianto è possibile una riduzione al 36% e un massimale di spesa di 48.000 euro.
A chi affidarsi per rinnovare le strutture del tetto
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